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6 - CULTURA5 OTTOBRE 2009L'odissea dei fedeli senza StatoLa tragica storia dei seicentocinquantamila internati militari italiani che negarono laloro adesione alla Repubblica sociale viene ora ripercorsa nell'ultimo libro di MarioAvagliano, che raccoglie diari, lettere e testimonianze dai lager nazisti. Così tra il 1943e il '45 nacque la prima forma di silenziosa resistenza dei traditori traditiFranco Marcoaldi«Il cervello è un vulcano di pensieri: la vita, la casa,i tedeschi. La testa mi scoppia. Che fare? Alle 24,invece del cambio, arrivano altri uomini armati.Uno dice: "Altro che pace!" É la guerra di nuovo.Contro i tedeschi, stavolta». Così l'allievo ufficialeLino Monchieri annota nel proprio diario lasensazione di assoluto smarrimento di fronte alcollasso dell'8 settembre, collasso di un esercito edi una intera nazione, a cui farà seguito la catturae la deportazione nel Terzo Reich di centinaia dimigliaia di soldati e ufficiali italiani, la maggiorparte dei quali, negando la loro adesione allaRepubblica Sociale, daranno vita alla prima formadi resistenza contro il nazifascismo.La storia, a lungo rimossa, dei seicentocinquantamilainternati militari italiani viene oraripercorsa in un importante librodi Mario Avagliano e MarcoPalmieri, che raccoglie diari elettere dai lager nazisti nel periodo1943-1945.E niente come questa grande massadi documenti personali (compresoun capitolo dedicato a chi decide di stare dalla partedei tedeschi e dei repubblichini), riesce a dar contodi una vicenda storica complessa e tragica, in cuil'umiliazione di un intero popolo si intreccia a unaprogressiva presa di coscienza individuale ecollettiva, a una fedeltà nelle proprie convinzionipagata molto duramente. E per nulla ricompensatadalla nazione italiana. Dopo lo sbandamento seguitoall'8 settembre, i tedeschi disarmano circa un milionedi uomini, «di cui 196.000 fuggono o vengonoliberati, 94.000 aderiscono subito, oltre 13.000muoiono prima di arrivare nei lager e ben 710.000vengono deportati con lo status di Imi».Dall'Italia, dalla Francia, dai Balcani, comincianoa partire alla volta del Terzo Reich lunghe tradottedove i militari italiani vengono stipati come bestie,dentro vagoni sigillati: «Cerchiamo di sdraiarci allameglio», scrive l'allievo ufficiale Giovanni Notte,«ma è impossibile. Sembra che nani maligni si sianodivertiti ad allungare i piedi e le gambe. Se allunghiun piede, trovi subito dieci, venti piedi e un buonnumero di persone che urlano». L'impatto con ilager, se possibile, è ancor più terrificante di questaperegrinazione alla cieca nel cuore dell'Europa:l'offesa patita dai carcerieri, ex alleati, risulta dasubito insopportabile. Chi è stato tradito dal proprioStato ora deve, in sovraprezzo, sentirsi definiretraditore. Trattato come un "sottouomo" dai suoiaguzzini. Le condizioni igieniche sono pietose: «Ilcampo era privo di fogne», ricorda il sottotenenteGastone Petraglia.«L'acqua sporca stagnava lungo rigagnoli scavatinella sabbia e molto vicini alle baracche. Si bevevaacqua inquinata e non potabile. Oltre a ciò lo spurgodelle latrine andava a finire nelle vicinanze di quellepompe infiltrandosi in tal modo nell'acqua». Se atutto ciò si assommano gli effetti dell'intollerabilefreddo di un primo, rigidissimo inverno, eccospiegato l'immediato dilagare di tubercolosi,dissenteria, malaria, tifo petecchiale.Ma il nemico numero uno è e sarà per tutto il periododella prigionia, la fame. Una fame lancinante,onnipresente: un buco nero che niente riesce aplacare. La brodaglia quotidiana di rape e pane disegala, chiamata in gergo sbobba, è assolutamenteinsufficiente.Così c'è chi finisce per contendere il fienoai cavalli, per mangiare la legna bruciata.Il rischio della pazzia è sempre dietro l'angoloe difatti non mancano casi in cui sotto ilmaterasso di prigionieri morti di inedia, sitrovano pagnotte nascoste e accumulate nelcorso dei mesi. Il cibo diventa una vera epropria ossessione che popola le fantasie notturnedegli internati. Giuseppe Volpi racconta di unricorrente "sogno aritmetico": «Turbato che il mioaccantonare un settimo di razione mi desse in duegiorni solo un quinto in più, stanotte ho fatto dinuovo le operazioni con le frazioni ed ho trovatola soluzione. Mettendo via un settimo più un quintoal giorno, e cioè dodici trentacinquesimi, pari perdifetto a un terzo, avrò alla domenica due razioni».Al risveglio, però, queste elucubrazioni lasciano iltempo che trovano. E nella crescente disperazionesi tenta la strada del mercato nero: un orologio, unpaio di guanti e di stivali contro lardo, pane, tabacco.Nel lager polacco di Benjaminowo la "borsa" haluogo nei cessi, e i detentori del "listino" sono ipolacchi destinati alla pulizia dello sterco, altrimentidetti "merdaioli".«Il mercato», annota il sottotenente Antonio Rossi,«deve svolgersi di nascosto e perciò avvienenell'interno del gabinetto ed il "merdaiolo" per farentrare la merce nel campo la mette in una cassettache poi sprofonda nel carro sporco. E non è raroche qualche pagnotta non sia proprio pulita». Sì, lafame è la parola chiave attorno a cui ruota tutta lavita del prigioniero. E ben lo sanno i tedeschi, chebattono e ribattono su questo tasto nella loro reiterataproposta di adesione alla Repubblica Sociale rivoltaagli ufficiali italiani (diverso il caso di sottufficialie truppa, che dopo l'iniziale rifiuto vengono speditial lavoro coatto per rimpiazzare la manodoperat e d e s c aimpegnata suifronti di guerra).Dunque il "no"ai nazisti da partedi ciascunufficiale èreiterato,continuo, ciò cherende ancor più commovente e ammirevole questalotta senza armi contro il nazifascismo. E riproponela domanda su quali siano state le ragioni che hannospinto un numero così alto di militari a perseverarenella propria scelta.Lo spettro delle motivazioni è quanto mai ampio egli autori del libro (oltre a Giorgio Rochat, nellasua prefazione) ne danno puntualmente conto:soprattutto all'inizio gioca un ruolo fondamentalela stanchezza nei confronti della guerra;imprescindibile è l'attaccamento alla divisa e allestellette, il giuramento dato al re e non a Mussolini;mentre assume un peso crescente l'odio maturatogiorno dopo giorno nei confronti dei carcerieritedeschi.Il fatto è che ciascuno di questi uomini, per la primavolta in vita loro e dopo essere stati imbevuti peranni e anni di ideologia fascista, ora devono fare iconti con la propria coscienza e maturareindividualmente le proprie decisioni, nelle peggioricondizioni possibili. «Siamo soli», scrive il capitanomedico Guglielmo Dothel, «non combattiamo piùper nessuno ma solo per noi stessi in nome dellanostra coscienza, del nostro onore, della nostradignità di uomini». La scelta, oltretutto, si rivelatanto più difficile perché la condizione assolutamenteanomala di "internato militare" (pervicacementevoluta da Hitler), impedisce qualunque controllo econforto da parte degli organismi internazionalipreposti, in primis della Croce Rossa. Senza contarela percezione di un totale abbandono da parte di ciòche resta dello Stato italiano, mentre per contromontano le pressioni di quei familiari che invitanoi loro congiunti a lasciar perdere e a ritornare a casa.Paradossalmente, è proprio all'interno del lager chei nostri militari troveranno le energie necessarie aportare fino in fondo la propria decisione, rinsaldatada una crescente consapevolezza antifascista. Sì, ènel lager, perché lì nasce quella singolarissimacomunità che Giovanni Guareschi definirà «CittàDemocratica»; il primo germe di democrazia concui vengono a contatto giovani cresciuti tra fascilittori, adunate di Balilla e Avanguardisti, e che ora- nel luogo più impensato, tremendo - si trovano adiscutere della libera scelta individuale. E adapprendere, in lunghe serate trascorse in baracca,i primi rudimenti di filosofia, politica, storia italiana,poesia, musica, teatro.Pensate solo quale concentrato di intelligenze etalenti era presente nel già citato campo diBenjaminowo: Guareschi, il caricaturista Novello,il poeta Rebora, il filosofo Enzo Paci, l'attoreGianrico Tedeschi. Che incredibile scuola di vita,deve essere stata. In una lettera inviata dal capitanoGiuseppe De Toni al fratello Nando e letta da RadioLondra, è scritto: «Ho letto di Madri, Mogli, Figliche chiedono, implorando in buona fede una firmadisonorevole; io stesso ho ricevuto, e non una solavolta, una invocazione rivolta al mio cuore di maritoe padre, un appello diretto alla ragione. É la provasuprema per un uomo. Ma c'è qualcosa in me, innoi, che supera ogni lato affettivo, ogni tentazione,ogni lusinga, qualcosa che ci permette di vincereanche il nostro egoismo che si fa spesso tantoprepotente».De Toni intuisce che in Italia si comincia a insinuareche gli Imi siano in realtà degli attendisti, addiritturadegli imboscati. «Siete in buona fede e solo perquesto possiamo perdonare la vostra debolezza.Ma da voi, da tutti voi, non attendiamo solo un aiutomateriale, pur tanto prezioso, quell'aiuto che salvala nostra esistenza fisica.Noi attendiamo, come ancor più prezioso, piùnecessario, il vostro aiuto morale, il conforto dellavostra comprensione, il vostro incitamento aresistere».Purtroppo le cose non andranno nel sensoauspicato dal capitano. Quando, finita la guerra, gliinternati militari italiani sopravvissuti all'orrore dellager torneranno in Italia, troveranno una patria adir poco distratta. L'unica Resistenza ufficialmentericonosciuta è quella dei partigiani.L'onore militare e la fedeltà al re sono monetevecchie, ormai fuori corso. La ferita aperta dallacatastrofe istituzionale dell'8 settembre vadimenticata a tutti i costi. Così la ribellione silenziosae disarmata di centinaia di migliaia di italiani sitrasforma in una esperienza di cui è meglio tacere,che induce addirittura a un sentimento di vergogna.E quella drammatica storia finisce per essereallontanata dalla memoria collettiva di un paese cheancor oggi, a sessantacinque anni da quegliavvenimenti, paga un altissimo prezzo per lamancanza di un passato condiviso.Aveva ragione Guareschi: «I più pericolosi nemicidell'Italia, mi vado convincendo che sono propriogli italiani».(la Repubblica, domenica 6 settembre 2009)L’autore del libroMario Avagliano è natoa Cava de’ Tirreni. Vive e lavora aRoma. Giornalista professionista,studioso di Storia contemporanea, èvicedirettore delle Relazioni Esternee della Comunicazione dell'Anas ecollabora con il quotidiano E Polis econ varie riviste storiche. Ha lavoratoper diverse testate tra cui: IlMessaggero, il Giornale Radio dellaRai, il Giornale di Sicilia, i quotidianidel gruppo Agl-L’Espresso ed èdirettore responsabile diCavanotizie.it, Noceranotizie.it eVietri Notizie.it.E’ membro dell'Istituto Romano per la Storiad'Italia dal Fascismo alla Resistenza e della Sissco,direttore del Centro Studi della Resistenzadell’Anpi di Roma-Lazio, membro del comitatoscientifico dell'Istituto Storico "Galante Oliva" diNocera Inferiore e direttore e webmaster del portale“storiaXXIsecolo.it”.Mario AvaglianoFinora ha pubblicato:Il partigiano Tevere.Il generale Sabato MartelliCastaldi dalle vie dell'ariaalle Fosse Ardeatine(1996); Roma allamacchia. Personaggi evicende della Resistenza(1997); Il Cavalieredell'Aria. L'assodell'aviazione Nicola DiMauro dal mitico CorsoAquila ai record d'altaquota (1998); "Muoioinnocente". Lettere dicaduti della Resistenza aRoma (in collaborazionecon Gabriele Le Moli, 1999); Il Profeta dellaGrande Salerno. Cento anni di storia meridionalenei ricordi di Alfonso Menna (in collaborazionecon Gaetano Giordano, 1999).Per Einaudi ha pubblicato Generazione ribelle.Diari e lettere dal 1943 al 1945 (2006) e GliInternati Militari Italiani. Diari e lettere dai lagernazisti 1943-1945 (2009).Vietri sul Mare - Via C. Colombo, 29Tel 089.210255 - www.hotellalucertola.itIl coautore del libroMarco Palmieri è nato a Isernia.Giornalista e studioso di Storia contemporanea,ha lavorato per diverse testate; è membro delCentro Studi della Resistenza dell'Anpi di Roma-Lazio e ha pubblicato numerosi articoli e saggisulla deportazione, l'internamento e le vicendemilitari italiane nella Seconda guerra mondiale.Per Einaudi ha pubblicato, con Mario Avagliano,Gli Internati Militari Italiani. Diari e lettere dailager nazisti 1943-1945 (2009).Sport 2000Ingrosso e dettaglioArticoli per lo sporte premiazioniwww.sport2000.ite-mail: info@sport2000.itTel. 081.517.3946fax: 081.517.0435Via C. A. Angrisani, 29Rione Gelsi - Nocera Inf.Club Ippico KelesCentro equestre federale.Corsi di monta inglese,volteggio e riabilitazioneequestre.Sono aperte le iscrizioniQui, oltre allo sport, i vostribambini saranno seguiti anche nei loro compitiscolastici, coniugando studio, sport e tempo libero.Via Nicola Pastore, 1 Cava de’ TirreniInfo: Tel.089.441509 - Cell.347.8579423Pasticceria La Dolce Vitadi Valtucci &SenatoreSpecialità,calzoncellial castagnaccioDolci per celiaciVia Filangieri, 125 Cava de' Tirreni 089.344062- Ragioniere, geometra, operatore servizi sociali,dirigente di comunità e licei tutti- Perito: elettronico, elettrotecnico e informatico- Patente europea del computer (esami in sede)-Preparazione esami universitariENTES INVESTIGAZIONIInformazioni commercialiInvestigazioni privateSicurezza globaleServizi di antitaccheggioGuardie del corpodi Ennio TesoneVia G. Fabio, 6SalernoTel.089.798844www.entesinvestigazioni.come-mail: info@entesinvestigazioni.com

7 - SPORTVincenzo PaliottoIn un momento peraltro giàdelicato della stagioneagonistica, la Cavese piangeanche per la perdita di uno deiPresidenti più rappresentativi,ed il più vincente, dei suoi 90anni di storia. Infatti, il 25settembre è deceduto all’età di81 anni Guerino Amato, patronbiancoblù della Cavese checalcò vittoriosamente i campidella Serie C e poi della SerieB. Il facoltoso e brillanteimprenditore metelliano avevaregalato ai suoi tifosi momentiindimenticabili in compagniadel Giudice Alfonso Lamberti,di Isidoro Sica, dei Fratelli Violante, di PasqualeVangone ed altri portando la Cavese a livelli delcalcio nazionale impensabili. Hanno fatto bene itifosi della Curva Sud Catello Mari a ricordarlocon uno striscione emblematico e toccante cheesprime quello che Don Guerino ha rappresentatoper Cava de’ Tirreni e la Cavese: Per i nostri padrieri una leggenda vivente, per noi un esempio divero Presidente…Ciao Don GuerinoIn effetti Don Guerino aveva acceso la fantasiadei tifosi, facendoli sognare in grande come maiavevano fatto in passato.Cavese protagonista a Roma e a Milano, addiritturacontro la Juventus, l’Inter e la Sampdoria, anchecon nomi che avrebbero fatto in altre sedi la storiadel calcio italiano. Straordinaria la stagione delVia Angeloni, 2/ACava de' TirreniTel.089.345337www.autocava.comCiao Don Guerino1982/83, quando addirittura eralecito parlare di Serie A e qualchegiornale faceva i nomi deglistranieri che sarebbero potutiapprodare alla Cavese.Si narrava con un pizzico difantasia, ma con molta verità, delpolacco del Widzew LodzSmolarek e soprattutto delbrasiliano Eder, che avevamoammirato con la Selecao aiMondiali di Spagna ’82.La Serie A in quegli anni perCava de’ Tirreni non eraun’utopia e neanche un peccatooriginale. Don Guerino ebbesoltanto la sfortuna di affidarsied affidare un bel gruzzoletto diquattrini ad un certo ErnestoBronzetti, oggi uno dei più affermati Agenti FIFAdel calcio mondiale.Un personaggio del football mondiale talmenteaffermato, ma che da Cava de’ Tirreni dovettescappare in piena notte e a gambe levate.Guerino Amato, ad ogni modo, fu un grandepatron della Cavese nel pieno stile del calcio AnniOttanta. Con presidenti molto attaccati alle sortidella loro squadra di pallone, almeno nel giornodella domenica, e meno attenti alle dietrologie dimercato e meno propensi a facili accordi con socio presunti tali.Grazie Don Guerino, per quello che hai saputofare per la città di Cava de’ Tirreni e per la Cavese,non chiedendo poi neanche tutta quellariconoscenza che senza ombra di dubbio meritavi.Il Centro Benessere Body Planetpresenta: “Corso di Autodifesa”Il maestro Alfonso D’AndreaPodistica San Lorenzo 48^ Edizione – 27 settembre 2009vince l’atleta del Ruanda Sylvain RukundoCarlo MedugnoDon Guerino AmatoLa 48^ edizione della gara podistica “San Lorenzo–Trofeo Armando di Mauro”, classica internazionaledel podismo su strada organizzata dal G.S. MarioCanonico San Lorenzo e dal Comitato del CentroSportivo Italiano di Cava de’ Tirreni, è stata vintadall’atleta del Ruanda Sylvain Rukundo con iltempo di 23’14” che si è aggiudicato il TrofeoArmando Di Mauro riservato al vincitore assoluto.Alle sue spalle i marocchini Abdelekrim Kabboure Benkhadir Abdelhadi, rispettivamente secondoe terzo; ottimo sesto l’atleta cavese AntonelloBarretta. La gara femminile, per la prima voltaanch’essa sul classico percorso di 7,8 Km, è stataappannaggio dell’atleta Palma De Leo (U.S.Villazzano Trento) con il tempo di 30’ 06” che siè aggiudicata il Trofeo Agnese Lodato. Nellaclassifica per società, la vittoria è andata all’IsauraValle dell’Irno, La Podistica San Lorenzo è stataIn un mondo che cambia, si sviluppa la presa di coscienza che libertàsignifica anche sapersi difendere fisicamente, sono sempre di più lepersone, uomini e donne, che sentono il bisogno di appagare il lorobisogno di sicurezza individuale.A tal proposito, il Centro Benessere Body Planet, in via Gino Palumboa Cava de’ Tirreni, propone un Corso di Autodifesa basato su unmetodo che utilizza principi semplici ed efficaci, comprensibili eriproducibili, che ci consentono di esprimere le nostre potenzialitàistintive di difesa.La fonte di questo metodo è interdisciplinare, ossia utilizza piùinformazioni provenienti da varie arti marziali e discipline dacombattimento, che si fondono appunto in un metodo ottimale perfornire determinate conoscenze ad un soggetto non esperto di artimarziali ma messo in condizioni di acquisire sicurezza in situazionidifficili.“Il progetto non ha la pretesa di fornire garanzie di invincibilitào alchimie simili – ci spiega il maestro Alfonso D’Andrea - maè un modo per migliorare la propria sicurezza individualeattraverso la migliore conoscenza dell’utilizzo del proprio corpo”.preceduta dalle gare riservate alle scuole medie edalle categorie giovanili ed al termine delle gare, haavuto luogo la cerimonia di premiazione allapresenza di numerose autorità tra cui il Sindaco diCava Luigi Gravagnuolo che ha consegnato ilPremio “Sportivo Cavese dell’anno” messo in paliodall’Amministrazione Comunale, al giovanecalciatore del Brescia e della Nazionale di Calcio“Under 21” Andrea Rispoli. Il Presidente delsodalizio organizzatore Antonio Ragone, al termineha dichiarato: “La grande partecipazione di atletiin gara e di pubblico lungo il percorso, hannorappresentato la nostra maggiore soddisfazionee la vicinanza delle istituzioni alla manifestazione,ci impone sforzi sempre maggiori in prossimitàdella 50^ Edizione che si terrà nel 2011 inconcomitanza con le celebrazioni del millenariodell’Abbazia Benedettina di Cava de’ Tirreni.”Fabbricadi calzaturecon puntovenditadirettoal dettaglioScarpe da uomo su misuraVia G. Maiori, 7 (a 500mt uscita autostradale)Cava de’ Tirreni • Tel. 089.462642L’Associazione tiro a segnoNazionale Sezione di Cavade’ Tirreni nasce nel 1938 adopera del Generale deiBersaglieri Carlo Passeriniscomparso nel 2000 all’età di85 anni.La sezione ebbe la prima sedenei locali di proprietà delGenerale a S. Cesareo per poitrasferirsi in via Marconi finoal 1988. Da allora la sezioneè ospite presso il centroricreativo “Les Amis” aCastagneto.Attualmente, l’associazione, presieduta da MassimoPellegrino, conta 35 associati che praticano il tiroa segno a livello agonistico e più di 170 iscrittiprovenienti da tutta la provincia di Salerno.Ogni anno si disputano le gare regionali perl’ammissione al campionato nazionale. Il caveseGiuseppe Pietropaolo originario di S. Cesareo 31,anni secondo nella classifica regionale Campanaè stato ammesso ai campionati nazionali,conquistando alla finale di Bologna il 18 settembrescorso la medaglia d’oro.Ai Campionati Italiani di Tiro a Segno Pietropaoloha realizzato il primo posto sia nella specialitàBersaglio Mobile che nel Bersaglio Mobile a corsemiste. Risultato soddisfacente per la Sezione diTiro a Segno che nonostante i notevoli problemirelativi all’ubicazione precaria, annovera semprepiù giovani nelle sue fila.Pietropaolo racconta che si è avvicinato a questosport durante gli anni della scuola, quando eranecessario trovare quella concentrazione di cui habisogno un buon studente e che il tiro a segno gliFitnessBody buildingAerobicaStepSpinningRunneringKarateCardio FitnessStretchingTEX SaloonAnche perfeste privateVia B. Avallone, 93Cava de’ TirreniTel.089.463209 - www.texsaloonclub.itPensa al tuo corpo,io scelgo la natura...AlimentibiologiciFitoterapiaCosmesinaturaleVia Matteo Della Corte, 5 Traversa - via Marconi(direzione Magistrale) - Cava de' TirreniTel.089.445248 - www.bioebio.netAderisci da oggi alla nuova campagna abbonamenti ericeverai in omaggio: un decoter digitale terrestre o, a scelta,un Kit Palestra (borsone accappatoio + telo panca)Body Planet, il più grande centro benessere e fitnessdella provincia di Salerno.… e da settembrenuove attivitàStrike Zone - Step Deck ToneZero - GymstickCardio Combat - GlidingBenessereIdromassaggio - SaunaBagno Turco - CromoTerapia - Aroma TerapiaZona relax - SolariumMassaggi - EsteticaStaff Medico - Relax BarPersonal TrainerPilatesAero GymGagFit-BoxPosturaleBody Pump5 OTTOBRE 2009Tiro a segno: Il cavese Giuseppe Pietropaolo medaglia d’oro,doppio titolo, ai campionati italiani di tiro a segnoAperturadal lunedìal venerdì:orariocontinuato:7,30 – 22,300Sabato:9,00 -19,00domenica10,00 – 13,00Giuseppe Pietropaoloha fornito. Ha cominciatocome Juniores, vincendo giàil titolo Italiano nel 1998nella specialità BersaglioMobile a corse miste; aquesta si sono poi aggiuntenumerose medaglied’argento e di bronzo e dopotanti allenamenti la suatenacia è stata premiataancora.E’ da ricordare chePietropaolo non è l’unicocampione italiano che laSezione di Cava de’ Tirreniha il pregio di avere tra i suoi atleti. Infatti, nel1999 il primato è stato conquistato dal tiratoreEmanuele Faiella, nella specialità “PistolaAutomatica”. Tiratore che successivamente è entratoa far parte del “Gruppo Sportivo Esercito”.Altri risultati da podio sono stati ottenuti daglistessi ed altri tiratori della Sezione, individuale ea squadre.Purtroppo questo sport rischia anche di non avereun domani nella cittadina metelliana in quanto lapalestra di tiro ad aria compressa dovràprobabilmente lasciare la sede attuale e non si ètrovato, nonostante numerose richieste alle autoritàcomunali e provinciali, un luogo dove poter ubicareuna struttura adibita agli allenamenti e gare.Si spera che con la vittoria del nostro Campione,che dà lustro non solo alla Sezione, ma soprattuttoalla città di Cava de’ Tirreni, le autorità competentipossano sensibilizzarsi per realizzare il sogno ditanti Cavesi e non solo, tiratori e sportivi che datempo non aspettano altro che un poligono di tiroall’altezza dei suoi campioni.Il movimento è vita!Il movimento è ....vitaDottor Giuseppe LandiLa nostra salute è costantemente minacciatadagli effetti dannosi che la sedentarietà producesul nostro organismo. Una sana abitudinealimentare ed una regolare e controllata attivitàfisica sono il toccasana per il nostro corpo.Per attività fisica intendiamo quell'insieme diesercizi volti a migliorare il sistemacardiorespiratorio, muscolare, nervoso earticolare.Inoltre con essa si potenzia anche il sistemaimmunitario, si migliora la funzionalità delsistema endocrino (tiroide, surreni), la massamuscolare e le prestazioni sessuali.Per avere effetti benefici sul nostro corpo nonbasta effettuare solo attività fisica, ma ènecessario adottare uno stile di vita adeguatocome abolire il fumo e un giusto riposo dialmeno 8 ore).Il centro benessere Body Planet racchiude glielementi per poter soddisfare l'esigenze di ognisingola persona grazie a personale altamentequalificato, che in seguito ad un primo checkupcompleto, saprà fornirvi un piano correttodi allenamento personalizzato, seguendovi passopasso nel corso di ogni seduta di allenamento,insegnandovi come eseguire correttamente gliesercizi, incoraggiandovi e monitorando i vostrisforzi e adeguando di volta in volta il programmain base alle difficoltà,ai risultati ottenuti e agliobiettivi da raggiungere.Via Gino Palumbo, 13Cava de’ Tirreni SaTel.089.4688420

7 - SPORTVincenzo PaliottoIn un momento peraltro giàdelicato della stagioneagonistica, la Cavese piangeanche per la perd<strong>it</strong>a di uno deiPresidenti più rappresentativi,ed il più vincente, dei suoi 90anni di storia. Infatti, il 25settembre è deceduto all’età di81 anni Guerino Amato, patronbiancoblù della Cavese checalcò v<strong>it</strong>toriosamente i campidella Serie C e poi della SerieB. Il facoltoso e brillanteimprend<strong>it</strong>ore metelliano avevaregalato ai suoi tifosi momentiindimenticabili in compagniadel Giudice Alfonso Lamberti,di Isidoro Sica, dei Fratelli Violante, di PasqualeVangone ed altri portando la Cavese a livelli delcalcio nazionale impensabili. Hanno fatto bene <strong>it</strong>ifosi della Curva Sud Catello Mari a ricordarlocon uno striscione emblematico e toccante cheesprime quello che Don Guerino ha rappresentatoper Cava de’ Tirreni e la Cavese: Per i nostri padrieri una leggenda vivente, per noi un esempio divero Presidente…Ciao Don GuerinoIn effetti Don Guerino aveva acceso la fantasiadei tifosi, facendoli sognare in grande come maiavevano fatto in passato.Cavese protagonista a Roma e a Milano, addir<strong>it</strong>turacontro la Juventus, l’Inter e la Sampdoria, anchecon nomi che avrebbero fatto in altre sedi la storiadel calcio <strong>it</strong>aliano. Straordinaria la stagione delVia Angeloni, 2/ACava de' TirreniTel.089.345337www.autocava.comCiao Don Guerino1982/83, quando addir<strong>it</strong>tura eralec<strong>it</strong>o parlare di Serie A e qualchegiornale faceva i nomi deglistranieri che sarebbero potutiapprodare alla Cavese.Si narrava con un pizzico difantasia, ma con molta ver<strong>it</strong>à, delpolacco del Widzew LodzSmolarek e soprattutto delbrasiliano Eder, che avevamoammirato con la Selecao aiMondiali di Spagna ’82.La Serie A in quegli anni perCava de’ Tirreni non eraun’utopia e neanche un peccatooriginale. Don Guerino ebbesoltanto la sfortuna di affidarsied affidare un bel gruzzoletto diquattrini ad un certo ErnestoBronzetti, oggi uno dei più affermati Agenti FIFAdel calcio mondiale.Un personaggio del football mondiale talmenteaffermato, ma che da Cava de’ Tirreni dovettescappare in piena notte e a gambe levate.Guerino Amato, ad ogni modo, fu un grandepatron della Cavese nel pieno stile del calcio AnniOttanta. Con presidenti molto attaccati alle sortidella loro squadra di pallone, almeno nel giornodella domenica, e meno attenti alle dietrologie dimercato e meno propensi a facili accordi con socio presunti tali.Grazie Don Guerino, per quello che hai saputofare per la c<strong>it</strong>tà di Cava de’ Tirreni e per la Cavese,non chiedendo poi neanche tutta quellariconoscenza che senza ombra di dubbio mer<strong>it</strong>avi.Il Centro Benessere Body Planetpresenta: “Corso di Autodifesa”Il maestro Alfonso D’AndreaPodistica San Lorenzo 48^ Edizione – 27 settembre 2009vince l’atleta del Ruanda Sylvain RukundoCarlo MedugnoDon Guerino AmatoLa 48^ edizione della gara podistica “San Lorenzo–Trofeo Armando di Mauro”, classica internazionaledel podismo su strada organizzata dal G.S. MarioCanonico San Lorenzo e dal Com<strong>it</strong>ato del CentroSportivo Italiano di Cava de’ Tirreni, è stata vintadall’atleta del Ruanda Sylvain Rukundo con iltempo di 23’14” che si è aggiudicato il TrofeoArmando Di Mauro riservato al vinc<strong>it</strong>ore assoluto.Alle sue spalle i marocchini Abdelekrim Kabboure Benkhadir Abdelhadi, rispettivamente secondoe terzo; ottimo sesto l’atleta cavese AntonelloBarretta. La gara femminile, per la prima voltaanch’essa sul classico percorso di 7,8 Km, è stataappannaggio dell’atleta Palma De Leo (U.S.Villazzano Trento) con il tempo di 30’ 06” che siè aggiudicata il Trofeo Agnese Lodato. Nellaclassifica per società, la v<strong>it</strong>toria è andata all’IsauraValle dell’Irno, La Podistica San Lorenzo è stataIn un mondo che cambia, si sviluppa la presa di coscienza che libertàsignifica anche sapersi difendere fisicamente, sono sempre di più lepersone, uomini e donne, che sentono il bisogno di appagare il lorobisogno di sicurezza individuale.A tal propos<strong>it</strong>o, il Centro Benessere Body Planet, in via Gino Palumboa Cava de’ Tirreni, propone un Corso di Autodifesa basato su unmetodo che utilizza principi semplici ed efficaci, comprensibili eriproducibili, che ci consentono di esprimere le nostre potenzial<strong>it</strong>àistintive di difesa.La fonte di questo metodo è interdisciplinare, ossia utilizza piùinformazioni provenienti da varie arti marziali e discipline dacombattimento, che si fondono appunto in un metodo ottimale perfornire determinate conoscenze ad un soggetto non esperto di artimarziali ma messo in condizioni di acquisire sicurezza in s<strong>it</strong>uazionidifficili.“Il progetto non ha la pretesa di fornire garanzie di invincibil<strong>it</strong>ào alchimie simili – ci spiega il maestro Alfonso D’Andrea - maè un modo per migliorare la propria sicurezza individualeattraverso la migliore conoscenza dell’utilizzo del proprio corpo”.preceduta dalle gare riservate alle scuole medie edalle categorie giovanili ed al termine delle gare, haavuto luogo la cerimonia di premiazione allapresenza di numerose autor<strong>it</strong>à tra cui il Sindaco diCava Luigi Gravagnuolo che ha consegnato ilPremio “Sportivo Cavese dell’anno” messo in paliodall’Amministrazione Comunale, al giovanecalciatore del Brescia e della Nazionale di Calcio“Under 21” Andrea Rispoli. Il Presidente delsodalizio organizzatore Antonio Ragone, al termineha dichiarato: “La grande partecipazione di atletiin gara e di pubblico lungo il percorso, hannorappresentato la nostra maggiore soddisfazionee la vicinanza delle ist<strong>it</strong>uzioni alla manifestazione,ci impone sforzi sempre maggiori in prossim<strong>it</strong>àdella 50^ Edizione che si terrà nel 2011 inconcom<strong>it</strong>anza con le celebrazioni del millenariodell’Abbazia Benedettina di Cava de’ Tirreni.”Fabbricadi calzaturecon puntovend<strong>it</strong>adirettoal dettaglioScarpe da uomo su misuraVia G. Maiori, 7 (a 500mt usc<strong>it</strong>a autostradale)Cava de’ Tirreni • Tel. 089.462642L’Associazione tiro a segnoNazionale Sezione di Cavade’ Tirreni nasce nel 1938 adopera del Generale deiBersaglieri Carlo Passeriniscomparso nel 2000 all’età di85 anni.La sezione ebbe la prima sedenei locali di proprietà delGenerale a S. Cesareo per po<strong>it</strong>rasferirsi in via Marconi finoal 1988. Da allora la sezioneè osp<strong>it</strong>e presso il centroricreativo “Les Amis” aCastagneto.Attualmente, l’associazione, presieduta da MassimoPellegrino, conta 35 associati che praticano il tiroa segno a livello agonistico e più di 170 iscr<strong>it</strong>tiprovenienti da tutta la provincia di Salerno.Ogni anno si disputano le gare regionali perl’ammissione al campionato nazionale. Il caveseGiuseppe Pietropaolo originario di S. Cesareo 31,anni secondo nella classifica regionale Campanaè stato ammesso ai campionati nazionali,conquistando alla finale di Bologna il 18 settembrescorso la medaglia d’oro.Ai Campionati Italiani di Tiro a Segno Pietropaoloha realizzato il primo posto sia nella special<strong>it</strong>àBersaglio Mobile che nel Bersaglio Mobile a corsemiste. Risultato soddisfacente per la Sezione diTiro a Segno che nonostante i notevoli problemirelativi all’ubicazione precaria, annovera semprepiù giovani nelle sue fila.Pietropaolo racconta che si è avvicinato a questosport durante gli anni della scuola, quando eranecessario trovare quella concentrazione di cui habisogno un buon studente e che il tiro a segno gliF<strong>it</strong>nessBody buildingAerobicaStepSpinningRunneringKarateCardio F<strong>it</strong>nessStretchingTEX SaloonAnche perfeste privateVia B. Avallone, 93Cava de’ TirreniTel.089.463209 - www.texsaloonclub.<strong>it</strong>Pensa al tuo corpo,io scelgo la natura...AlimentibiologiciF<strong>it</strong>oterapiaCosmesinaturaleVia Matteo Della Corte, 5 Traversa - via Marconi(direzione Magistrale) - Cava de' TirreniTel.089.445248 - www.bioebio.netAderisci da oggi alla nuova campagna abbonamenti ericeverai in omaggio: un decoter dig<strong>it</strong>ale terrestre o, a scelta,un K<strong>it</strong> Palestra (borsone accappatoio + telo panca)Body Planet, il più grande centro benessere e f<strong>it</strong>nessdella provincia di Salerno.… e da settembrenuove attiv<strong>it</strong>àStrike Zone - Step Deck ToneZero - GymstickCardio Combat - GlidingBenessereIdromassaggio - SaunaBagno Turco - CromoTerapia - Aroma TerapiaZona relax - SolariumMassaggi - EsteticaStaff Medico - Relax BarPersonal TrainerPilatesAero GymGagF<strong>it</strong>-BoxPosturaleBody Pump5 OTTOBRE 2009Tiro a segno: Il cavese Giuseppe Pietropaolo medaglia d’oro,doppio t<strong>it</strong>olo, ai campionati <strong>it</strong>aliani di tiro a segnoAperturadal lunedìal venerdì:orariocontinuato:7,30 – 22,300Sabato:9,00 -19,00domenica10,00 – 13,00Giuseppe Pietropaoloha forn<strong>it</strong>o. Ha cominciatocome Juniores, vincendo giàil t<strong>it</strong>olo Italiano nel 1998nella special<strong>it</strong>à BersaglioMobile a corse miste; aquesta si sono poi aggiuntenumerose medaglied’argento e di bronzo e dopotanti allenamenti la suatenacia è stata premiataancora.E’ da ricordare chePietropaolo non è l’unicocampione <strong>it</strong>aliano che laSezione di Cava de’ Tirreniha il pregio di avere tra i suoi atleti. Infatti, nel1999 il primato è stato conquistato dal tiratoreEmanuele Faiella, nella special<strong>it</strong>à “PistolaAutomatica”. Tiratore che successivamente è entratoa far parte del “Gruppo Sportivo Eserc<strong>it</strong>o”.Altri risultati da podio sono stati ottenuti daglistessi ed altri tiratori della Sezione, individuale ea squadre.Purtroppo questo sport rischia anche di non avereun domani nella c<strong>it</strong>tadina metelliana in quanto lapalestra di tiro ad aria compressa dovràprobabilmente lasciare la sede attuale e non si ètrovato, nonostante numerose richieste alle autor<strong>it</strong>àcomunali e provinciali, un luogo dove poter ubicareuna struttura adib<strong>it</strong>a agli allenamenti e gare.Si spera che con la v<strong>it</strong>toria del nostro Campione,che dà lustro non solo alla Sezione, ma soprattuttoalla c<strong>it</strong>tà di Cava de’ Tirreni, le autor<strong>it</strong>à competentipossano sensibilizzarsi per realizzare il sogno d<strong>it</strong>anti Cavesi e non solo, tiratori e sportivi che datempo non aspettano altro che un poligono di tiroall’altezza dei suoi campioni.Il movimento è v<strong>it</strong>a!Il movimento è ....v<strong>it</strong>aDottor Giuseppe LandiLa nostra salute è costantemente minacciatadagli effetti dannosi che la sedentarietà producesul nostro organismo. Una sana ab<strong>it</strong>udinealimentare ed una regolare e controllata attiv<strong>it</strong>àfisica sono il toccasana per il nostro corpo.Per attiv<strong>it</strong>à fisica intendiamo quell'insieme diesercizi volti a migliorare il sistemacardiorespiratorio, muscolare, nervoso earticolare.Inoltre con essa si potenzia anche il sistemaimmun<strong>it</strong>ario, si migliora la funzional<strong>it</strong>à delsistema endocrino (tiroide, surreni), la massamuscolare e le prestazioni sessuali.Per avere effetti benefici sul nostro corpo nonbasta effettuare solo attiv<strong>it</strong>à fisica, ma ènecessario adottare uno stile di v<strong>it</strong>a adeguatocome abolire il fumo e un giusto riposo dialmeno 8 ore).Il centro benessere Body Planet racchiude glielementi per poter soddisfare l'esigenze di ognisingola persona grazie a personale altamentequalificato, che in segu<strong>it</strong>o ad un primo checkupcompleto, saprà fornirvi un piano correttodi allenamento personalizzato, seguendovi passopasso nel corso di ogni seduta di allenamento,insegnandovi come eseguire correttamente gliesercizi, incoraggiandovi e mon<strong>it</strong>orando i vostrisforzi e adeguando di volta in volta il programmain base alle difficoltà,ai risultati ottenuti e agliobiettivi da raggiungere.Via Gino Palumbo, 13Cava de’ Tirreni SaTel.089.4688420

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