La fattoria insegna - Il divulgatore

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La fattoria insegnaIl Divulgatore n° 1/2010 “EDUCAZIONE ALIMENTARE”Le fattorie didattiche rappresentano uno strumento efficacissimo dieducazione delle nuove generazioni – e non solo – a una sanaalimentazione, realizzando inoltre il necessario collegamento culturale frai luoghi di origine e di consumo dei cibi. L’attività di fattoria didattica èoggi disciplinata dalla legge regionale 4/2009, della quale si riporta insintesi il regolamento applicativo di imminente approvazione.Rossana Mari RegioneEmilia-Romagna, Servizio Valorizzazione delle produzioniLa legge regionale n. 4/2009 sull’agriturismo e la multifunzionalità nelle aziende agricole al Titolo IIregolamenta, fra le altre forme di diversificazione del reddito agricolo, anche l’attività di fattoria didattica. Apartire dal 1999, anno di nascita delle fattorie didattiche, il numero delle aziende agricole accreditate sempreaumentato, così come quello delle persone accolte, che nell’ultimo anno ha raggiunto le 120 mila unità, trastudenti e altri utenti. Le fattorie didattiche sono divenuti importanti strumenti di informazione e divulgazione dellelinee regionali per l’orientamento dei consumi alimentari, la valorizzazione delle produzioni agroalimentari diqualità e la conoscenza e il rispetto del territorio, acquisendo una forte valenza socio-culturale e rispondendo albisogno diffuso di ritrovare una relazione positiva con la realtà, la natura e il territorio. Esse sono oggi partner diprogetto dei principali interventi di educazione alimentare promossi dalla Regione nelle scuole e nei confronti deicittadini.Con la legge n. 4/2009 si è inteso creare un quadro giuridico in grado di uniformare le procedure per gliimprenditori agricoli che intendono realizzare sia attività di agriturismo sia attività di fattoria didattica, cercando alcontempo di tener conto dei più recenti sviluppi, come la tendenza all’accoglienza di utenze diverse da quellascolastica. La necessità di diversificare l’attività porta infatti molte aziende ad esplorare nuove possibilità e nuovitarget, rispetto a quelli tradizionali, che possono valorizzare maggiormente il ruolo sociale e culturaledell'agricoltore. La fattoria si pone quindi come luogo emblematico dell’identità di un territorio, sede diapprendimento attivo e strumento per l’educazione permanente, non più legata esclusivamente all’utenzascolastica.In base a quanto stabilito dalla legge regionale, la Giunta ha il compito di approvare i criteri per lo svolgimentodell’attività di fattoria didattica.A tale scopo un gruppo di lavoro regionale appositamente costituito ha elaboratoun documento che rappresenta la base delle disposizioni attuative di prossima approvazione. Riteniamo utileillustrarne in sintesi i contenuti.NUOVE REGOLE PER LE FATTORIE DIDATTICHERequisiti soggettivi e strutturaliSecondo le nuove disposizioni, sono "fattorie didattiche" le imprese agricole singole o associate, con sedeoperativa in Emilia Romagna, che svolgono, oltre alle tradizionali attività agricole, anche attività educative rivolteai diversi cicli di istruzione scolastica e alle altre tipologie di utenze (art. 22). Per "operatore di fattoria didattica"si intende un imprenditore agricolo, di cui all’art. 2135 del codice civile, in possesso dei requisiti soggettivi eoggettivi previsti dalla LR 4/2009.Lo svolgimento dell’attività didattica prevede il possesso di requisiti soggettivi e requisiti strutturali.In merito ai requisiti soggettivi, per poter esercitare l’attività di fattoria didattica è necessario che le produzionidella fattoria siano orientate al consumo alimentare e legate al territorio e alle produzioni locali, poiché la finalitàdell’attività è valorizzare, attraverso l’educazione e l’orientamento dei consumi alimentari, le produzioniagroalimentari abitualmente praticate sul territorio regionale. Per esercitare l’attività di fattoria didattica ilrichiedente deve:• essere un imprenditore agricolo ai sensi dell’art. 2135 del codice civile ed essere iscritto alla Camera diCommercio, ove sussista l’obbligo;• essere in possesso della partita Iva;

<strong>La</strong> <strong>fattoria</strong> <strong>insegna</strong><strong>Il</strong> Divulgatore n° 1/2010 “EDUCAZIONE ALIMENTARE”Le fattorie didattiche rappresentano uno strumento efficacissimo dieducazione delle nuove generazioni – e non solo – a una sanaalimentazione, realizzando inoltre il necessario collegamento culturale frai luoghi di origine e di consumo dei cibi. L’attività di <strong>fattoria</strong> didattica èoggi disciplinata dalla legge regionale 4/2009, della quale si riporta insintesi il regolamento applicativo di imminente approvazione.Rossana Mari RegioneEmilia-Romagna, Servizio Valorizzazione delle produzioni<strong>La</strong> legge regionale n. 4/2009 sull’agriturismo e la multifunzionalità nelle aziende agricole al Titolo IIregolamenta, fra le altre forme di diversificazione del reddito agricolo, anche l’attività di <strong>fattoria</strong> didattica. Apartire dal 1999, anno di nascita delle fattorie didattiche, il numero delle aziende agricole accreditate sempreaumentato, così come quello delle persone accolte, che nell’ultimo anno ha raggiunto le 120 mila unità, trastudenti e altri utenti. Le fattorie didattiche sono divenuti importanti strumenti di informazione e divulgazione dellelinee regionali per l’orientamento dei consumi alimentari, la valorizzazione delle produzioni agroalimentari diqualità e la conoscenza e il rispetto del territorio, acquisendo una forte valenza socio-culturale e rispondendo albisogno diffuso di ritrovare una relazione positiva con la realtà, la natura e il territorio. Esse sono oggi partner diprogetto dei principali interventi di educazione alimentare promossi dalla Regione nelle scuole e nei confronti deicittadini.Con la legge n. 4/2009 si è inteso creare un quadro giuridico in grado di uniformare le procedure per gliimprenditori agricoli che intendono realizzare sia attività di agriturismo sia attività di <strong>fattoria</strong> didattica, cercando alcontempo di tener conto dei più recenti sviluppi, come la tendenza all’accoglienza di utenze diverse da quellascolastica. <strong>La</strong> necessità di diversificare l’attività porta infatti molte aziende ad esplorare nuove possibilità e nuovitarget, rispetto a quelli tradizionali, che possono valorizzare maggiormente il ruolo sociale e culturaledell'agricoltore. <strong>La</strong> <strong>fattoria</strong> si pone quindi come luogo emblematico dell’identità di un territorio, sede diapprendimento attivo e strumento per l’educazione permanente, non più legata esclusivamente all’utenzascolastica.In base a quanto stabilito dalla legge regionale, la Giunta ha il compito di approvare i criteri per lo svolgimentodell’attività di <strong>fattoria</strong> didattica.A tale scopo un gruppo di lavoro regionale appositamente costituito ha elaboratoun documento che rappresenta la base delle disposizioni attuative di prossima approvazione. Riteniamo utileillustrarne in sintesi i contenuti.NUOVE REGOLE PER LE FATTORIE DIDATTICHERequisiti soggettivi e strutturaliSecondo le nuove disposizioni, sono "fattorie didattiche" le imprese agricole singole o associate, con sedeoperativa in Emilia Romagna, che svolgono, oltre alle tradizionali attività agricole, anche attività educative rivolteai diversi cicli di istruzione scolastica e alle altre tipologie di utenze (art. 22). Per "operatore di <strong>fattoria</strong> didattica"si intende un imprenditore agricolo, di cui all’art. 2135 del codice civile, in possesso dei requisiti soggettivi eoggettivi previsti dalla LR 4/2009.Lo svolgimento dell’attività didattica prevede il possesso di requisiti soggettivi e requisiti strutturali.In merito ai requisiti soggettivi, per poter esercitare l’attività di <strong>fattoria</strong> didattica è necessario che le produzionidella <strong>fattoria</strong> siano orientate al consumo alimentare e legate al territorio e alle produzioni locali, poiché la finalitàdell’attività è valorizzare, attraverso l’educazione e l’orientamento dei consumi alimentari, le produzioniagroalimentari abitualmente praticate sul territorio regionale. Per esercitare l’attività di <strong>fattoria</strong> didattica ilrichiedente deve:• essere un imprenditore agricolo ai sensi dell’art. 2135 del codice civile ed essere iscritto alla Camera diCommercio, ove sussista l’obbligo;• essere in possesso della partita Iva;


consapevole e all’educazione alimentare. <strong>Il</strong> percorso formativo dovrà sottolineare il ruolo di centralitàdell’agricoltura rispetto al sistema culturale, sociale ed economico, in termini di erogazione di servizi allacomunità, di garanzia alimentare e nutrizionale, di tutela ambientale e di presidio del territorio.Elenchi provincialiL’art. 30 della L.R. n. 4/2009 prevede che gli operatori agricoli in possesso dei requisiti previsti dal Titolo I"Agriturismo ed attività connesse" e dal Titolo II "Fattorie didattiche" siano iscritti in un elenco unico, suddiviso indue distinte sezioni, istituito presso la Provincia, che deve contenere almeno i seguenti dati:• il nominativo o la denominazione o ragione sociale;• la sede della <strong>fattoria</strong> didattica;• l’indirizzo anche telematico;• la consistenza aziendale;• la tipologia dei servizi offerti;• i nominativi degli operatori di <strong>fattoria</strong> didattica.Gli imprenditori agricoli che intendono svolgere l’attività di <strong>fattoria</strong> didattica devono fare richiesta di iscrizionenell’apposita sezione dell’elenco alla Provincia di competenza. Qualora l’imprenditore agricolo intenda ottenerel’iscrizione anche per la sezione Operatori agrituristici, può presentare un’unica domanda. <strong>La</strong> domanda contiene,oltre ai dati identificativi dell’impresa e dell’imprenditore agricolo, una descrizione dettagliata delle attività svoltee dei beni strumentali dell’azienda destinati all’attività didattica, nonché la proposta di offerta formativa.In sede di istruttoria, la Provincia verifica il possesso dei requisiti ed inserisce la faatoria nell’elenco.<strong>La</strong> Provinciapuò sospendere l’iscrizione ogni qualvolta si verifichi una situazione di impossibilità a svolgere l’attività didattica,a causa della perdita anche temporanea dei requisiti, per eventi sopraggiunti.<strong>La</strong> sospensione si protrae fino al momento in cui l’imprenditore risulta nuovamente in possesso dei requisiti ecomunque per un termine massimo di un anno, decorso il quale la Provincia provvede alla cancellazionedall’elenco, previa comunicazione all’interessato.<strong>La</strong> Provincia, al fine di verificare il mantenimento dei requisiti soggettivi, produttivi e dell’offerta formativa richiestiper l’iscrizione all’elenco provinciale, esegue controlli presso le fattorie didattiche con cadenza almeno triennale.All’atto del controllo viene redatto un verbale di sopralluogo, attestante le verifiche compiute. I Comuni el’azienda Usl di riferitempi mento, nell’ambito delle loro competenze, provvedono alla verifica delle attività svolte.Esercizio delle attivitàUna completa novità per le fattorie didattiche è rappresentata dalla Dichiarazione di inizio attività (DIA). <strong>La</strong> legge4 prevede infatti che l’attività possa essere svolta solo dopo aver presentato al Comune la DIA entro il termine di30 giorni dall’iscrizione nell’elenco provinciale.Vale la pena sottolineare che la mancata presentazione della DIAè soggetta alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 250,00 a euro 1.500,00, secondo quanto previstodall’art. 29 comma 5 della legge regionale. <strong>La</strong> DIA può essere unica nell’ipotesi in cui l’imprenditore intendaavviare contestualmente più attività (per esempio attività di <strong>fattoria</strong> didattica ed attività agrituristica). Nelledisposizioni attuative sono indicati i documenti da allegare alla DIA.Nella dichiarazione l’imprenditore descrive in maniera dettagliata tutta l’azienda agricola, le strutture e gli spaziesterni destinati all’attività di <strong>fattoria</strong> didattica, mettendo in evidenza le singole destinazioni dei locali edevidenziando quelli (per esempio l’abitazione dell’imprenditore) che non vengono utilizzati per l’attività, marimangono ad esclusivo uso privato.Per ogni locale dovrà essere riportata la superficie netta e l’eventuale indicazione delle potenzialità di utilizzo. Idati riportati devono essere coerenti con quelli eventualmente comunicati con la notifica sanitaria ai sensi delReg. (Ce) 852/04. Qualora intenda svolgere l’attività didattica con modalità diverse da quelle oggetto della DIAgià presentata, l’imprenditore è tenuto ad effettuare una nuova dichiarazione nel rispetto delle disposizioni e deiriferitempi di cui all’art. 19 della legge n. 241/1990.Logo identificativoLe fattorie didattiche iscritte agli elenchi provinciali sono tenute a utilizzare il logo identificativo delle fattoriedidattiche dell’Emilia Romagna, approvato dalla Regione. Tale logo identificativo deve essere riportato su tutto ilmateriale informativo, illustrativo e segnaletico della <strong>fattoria</strong> didattica.Un cartello con il logo regionale identificativo delle fattorie didattiche deve essere esposto all’ingressodell’azienda. Nei casi in cui la segnaletica sia posta sulla strada, dovrà essere conforme a quella riportata negliallegati al regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo codice della strada (DPR n. 495 del 16 dicembre1992 e successive modificazioni ed integrazioni). Da notare che la non esposizione del logo comporta unasanzione pecuniaria.


Disposizioni attuative e procedimentiVale la pena ricordare che gli imprenditori agricoli titolari di fattorie didattiche accreditate alla data di entrata invigore della legge 4/2009 conformemente alla deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 84 del 24 ottobre 2006,sono iscritti d’ufficio all’elenco provinciale degli operatori di <strong>fattoria</strong> didattica. Le fattorie didattiche già accreditateche non rispettino i requisiti strutturali di cui all’articolo 28 della legge n. 4/2009 o non siano in possesso deinecessari requisiti igienico-sanitari cui è assoggettato l’esercizio dell’attività ai sensi dell’articolo 26 della legge,devono provvedere all’adeguamento entro il termine massimo di due anni decorrenti dalla data di entrata invigore della legge regionale.CORSI PER CHI OPERA IN FATTORIA DIDATTICASul Catalogo Verde - un catalogo elettronico che contiene offerte di formazione, informazione e consulenza selezionate dallaRegione - sono presenti alcune proposte formative indirizzate espressamente agli operatori delle fattorie didattiche,rappresentate da un corso base e alcuni corsi di aggiornamento, destinati a chi ha già seguito quello base. <strong>La</strong> loroattivazione viene fatta al raggiungimento di un certo numero di iscrizioni.Le docenze sono svolte da esperti delle singole materie: psicologi, pedagogisti, personale Ausl, esperti della sicurezza,formatori, ecc. I corsi prevedono lezioni in aula, esercitazioni, visite in azienda. Al termine del corso, previa verificadell'apprendimento, viene rilasciato un attestato di frequenza. Per approfondimenti: ermesagricolturaTitolo del corsoFattorie didattiche:corso baseper imprenditori agricoli(Proposta n. 2389)Durata: 90 oreArea: province di BO, PC, RE,MO,FE, RA, FC, RNFornitore: Dinamica ScarlCorso base per operatoredi <strong>fattoria</strong> didattica(Proposta n. 2473)Durata: 120 oreArea: provincia di MOFornitore: Cipa Centro IstruzioneProfessionale AgricolaFattorie didattiche:corso baseper imprenditori agricoli(Proposta n. 3109)Durata: 90 oreArea: provincia di PRFornitore: Agriform srl ParmaMultifunzionalità(Proposta n. 2481)Durata: 40 oreArea: provincia di MOFornitore: Cipa Centro IstruzioneProfessionale AgricolaColture e mestieridella tradizione ruraleL’OFFERTA FORMATIVA SUL CATALOGO VERDEArgomenti trattati<strong>Il</strong> programma regionale "fattorie didattiche"Multifunzionalità dell'azienda agricola e rapporto con il territorio.Aspetti normativi, assicurativi e fiscali per l'attività non agricola.L'alimentazione come insieme di modelli storico, sociali e culturali.Agricoltura sostenibile (biologica, integrata, la salvaguardia del paesaggio rurale,biodiversità).Tipicità delle produzioni e tradizioni rurali.Sicurezza in <strong>fattoria</strong>. Sicurezza e qualità degli alimenti.Mondo agricolo e scuola (la pedagogia del fare in <strong>fattoria</strong>).Le risorse del territorio e i percorsi didattici ed educativi. L'accoglienza didattica in<strong>fattoria</strong>. <strong>La</strong> costruzione di un percorso didattico. I laboratori del gusto e dei sensi.Marketing territoriale.multifunzionale e il rapporto con il territorio, aspetti normativi, assicurativi efiscali per l'attività non agricola.Educazione alimentare e allo sviluppo sostenibile.Da azienda agricola a <strong>fattoria</strong> didattica: l’accoglienza, la sicurezza, la costruzionedi un percorso didattico, i laboratori del gusto e dei sensi.Comunicazione, promozione, immagine.Scuola in Fattoria: il programma regionale "fattorie didattiche", l’agricolturaPianificazione e organizzazione dell'attività didattica in <strong>fattoria</strong>: ruolo e competenzedell'operatore di <strong>fattoria</strong> didattica, aspetti assicurativi, fiscali e previdenziali, legislazionein materia di sicurezza, normativa igienico-sanitaria, pianificazione, organizzazione,gestione dei servizi e delle attività.Relazioni con i bambini, le famiglie e le istituzioni nelle diverse occasioni di incontro.Comunicazione dell'immagine della <strong>fattoria</strong> didattica attraverso nuove tecnologie.Gestione dei servizi educativi con la scuola.Educazione alimentare. Progettazione di percorsi didattici.Condizionalità e sicurezza.Marketing aziendale: strumenti e strategie per la promozione.Comunicazione efficace: strategie di comunicazione, analisi delle simulazioni e dellecriticità comunicative.L'offerta didattica: simulazione dei diversi percorsi didattici attivati o attivabili in unalogica di miglioramento e di integrazione.<strong>La</strong> gestione aziendale: gli adempimenti amministrativi, contabili e fiscali; il controlloeconomico e finanziario dell'attività.Museo della Civiltà Contadina (Bentivoglio, BO): <strong>La</strong> canapa, il filo, la tela; Le radici dellozucchero; L'apicoltura del passato e il miele; Artigiani e contadini della pianura


(Proposta n. 2447)Durata: 27 oreArea: province di BO, RE, MO,FE,RA, FCFornitore: Dinamica ScarlL'accoglienza dei disabiliin <strong>fattoria</strong> didattica(Proposta n. 2449)Durata: 27 oreArea: province di BO, RE, MO,FE,RA, FC, RNFornitore: Dinamica Scarl<strong>La</strong>vorare insieme in <strong>fattoria</strong>didattica(Proposta n. 2530)Durata: 33 oreArea: province di BO, PC, RE,MO,FE, RA, FC, RNFornitore: Dinamica Scarlbolognese (il seggiolaio, il panieraio).Museo della Civiltà Contadina dell'Appennino (Piamaggio di Monghidoro, BO):Ambientazioni di vita rurale di un tempo e attrezzi dei diversi mestieri.Ecomuseo della Collina e del Vino (Castello di Serravalle, BO): <strong>La</strong>tte e formaggio incollina, Alla scoperta della casa contadina e dei suoi sapori: il pane.Nozioni di base sull'igiene e sicurezza degli alimenti e sulla nutrizione. <strong>La</strong> sicurezza nella<strong>fattoria</strong> didattica.Le barriere strutturali, la cultura dell'integrazione, la didattica per i percorsi specifici, ilpunto di vista di chi rappresenta i disabili.Visita/incontro in azienda con testimone significativo per valutare l’esperienza di una<strong>fattoria</strong> didattica che accoglie disabili.Acquisizione delle conoscenze di base in merito alle differenti tipologie di disabilità(fisica, sensoriale, psichica, psicofisica) al fine di favorire negli operatori buone capacitàdi relazione e di progettazione di percorsi adeguati alle diverse esigenze; la sicurezzanelle fattorie didattiche, nozioni di base sull'igiene e sicurezza degli alimenti e sullanutrizione.<strong>Il</strong> gruppo di lavoro, collaborazione e competizione, la cultura del gruppo di lavoro, lacostruzione di un network.Incontri con testimoni significativi provenienti da altre realtà provinciali e presentazionedel progetto di coordinamento delle fattorie didattiche.Nozioni di base sull'igiene e sicurezza degli alimenti e sulla nutrizione. <strong>La</strong> sicurezza nella<strong>fattoria</strong> didattica.

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