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La Repubblica/ ­- Cro<strong>na</strong>ca, Qua, 18 de Abril de 2012<br />

CLIPPING INTERNACIONAL (Constitución)<br />

Hollande contro il fiscal compact "Serve<br />

un patto per la crescita"<br />

Il candidato socialista alle presidenziali francesi<br />

attacca l'Unione europea: "Senza nuove misure non<br />

potrò sostenere la sua ratifica. L'ho promesso agli<br />

elettori". Il mercato teme l'attacco degli speculatori.<br />

Sarkozyin difficoltà nei sondaggi PARIGI ­- François<br />

Hollande non cambia linea: senza un cambiamento, la<br />

Francia non ratificherà il trattato europeo sul fiscal<br />

compact. Lo conferma in un'intervista all'Handelsblatt :<br />

"Se il patto non contiene misure per la crescita, non<br />

potrò sostenere la sua ratifica all'Assemblea <strong>na</strong>zio<strong>na</strong>le.<br />

L'ho promesso ai francesi e mi atterrò a questa linea".<br />

Il candidato socialista sostiene di avere alleati in<br />

Europa: "Ho incontrato parecchi capi di Stato europei.<br />

Non ce ne sono molti soddisfatti dalla situazione<br />

economica. Non sono isolato". Tutti i paesi, Germania<br />

compresa, hanno interesse a u<strong>na</strong> strategia di crescita :<br />

"U<strong>na</strong> discipli<strong>na</strong> di bilancio a livello <strong>na</strong>zio<strong>na</strong>le è<br />

necessaria, ma non dobbiamo economizzare per<br />

economizzare". Hollande si mostra anche restìo<br />

all'idea di introdurre u<strong>na</strong> regola d'oro nella costituzione,<br />

"u<strong>na</strong> pura operazione di relazioni pubbliche", dice<br />

riferendosi all'idea difesa da Sarkozy. Se la linea<br />

generale è chiara, più difficile sapere cosa voglia<br />

davvero il candidato socialista e grande favorito dei<br />

sondaggi. Si dice che i contatti informali con Berlino<br />

siano in corso da tempo e che Angela Merkel sia<br />

disposta ad aggiungere al trattato un documento, con<br />

valore giuridico, relativo alla crescita. U<strong>na</strong> soluzione<br />

che sarebbe caldeggiata anche da verdi e<br />

socialdemocratici tedeschi. Ma su questo punto, le<br />

cose sono ancora vaghe. La probabile vittoria di<br />

Hollande suscita interrogativi sulla futura politica<br />

economica francese e sulla reazione dei mercati. La<br />

destra agita lo spettro della speculazione, ma più che<br />

la vittoria del candidato socialista può essere la<br />

situazione francese a creare tensioni. Il deficit pubblico<br />

è alto (5,2% nel 2011), l'avanzo primario è ancora<br />

lontano, il pareggio è promesso per il 2016 (Sarkozy) o<br />

per il 2017 (Hollande). Ma i programmi economici dei<br />

due candidati si basano su u<strong>na</strong> previsione di crescita<br />

del 2 per cento, considerata dagli economisti troppo<br />

ottimista. Hollande, stamani, si è rifiutato di accettare<br />

le previsioni, molto pessimiste per tutta la zo<strong>na</strong> euro,<br />

del Fondo monetario inter<strong>na</strong>zio<strong>na</strong>le. Ha detto di non<br />

voler prendere nuove misure di rigore per non creare<br />

le condizioni di u<strong>na</strong> recessione. Ha la bacchetta<br />

magica, gli è stato chiesto? "Cos'è la bacchetta<br />

magica? Si chiama un voto dei francesi che mi<br />

consentirebbe di trasci<strong>na</strong>re l'Europa". I mercati, per il<br />

momento, sono piuttosto tranquilli sui titoli francesi.<br />

L'arrivo di un derivato sul debito transalpino, introdotto<br />

lunedì sull'Eurex tedesco, ha suscitato polemiche nel<br />

mondo politico, ma gli scambi sono stati molto limitati.<br />

Segno che per i mercati è ancora presto per dare un<br />

giudizio. Ma i dati parlano da soli: due terzi del debito<br />

francese sono in mano a investitori esteri (primi fra tutti<br />

i tedeschi) e l'ex ministro delle Fi<strong>na</strong>nze, Thierry Breton,<br />

sostiene che dal 2013 al 2020 la Francia sarà il primo<br />

emittente di titoli di Stato, davanti a Italia e Germania.<br />

Ce n'è abbastanza per scrutare con attenzione come<br />

reagiranno i mercati dopo il 6 maggio, chiunque vinca<br />

la corsa all'Eliseo.<br />

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