STF na MÃdia - MyClipp
STF na MÃdia - MyClipp
STF na MÃdia - MyClipp
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
prendere in considerazione un"offerta di eurobond". I<br />
firewall europei, ha detto l"economista, "non possono<br />
risolvere problemi di crescita e credibilità di alcuni<br />
Paesi europei", alcuni dei quali ancora rischiano "di<br />
innescare u<strong>na</strong> crisi come quella a cui si è assistito<br />
nell"autunno". Il consiglio, dice Blanchard, "è che<br />
alcuni aggiustamenti immediati sono necessari per<br />
ristabilire la credibilità, ma poi servono piani di lungo<br />
termine".Le previsioni. Insomma, secondo il Fmi le<br />
prospettive per l"economia mondiale si stanno<br />
gradualmente rafforzando, "ma i recenti miglioramenti<br />
sono fragili e i rischi al ribasso elevati". A cominciare<br />
dai dubbi sulla tenuta dell"Europa e sul petrolio, con le<br />
tensioni geopolitiche che hanno effetto sul mercato e<br />
potrebbero causare, in caso di distruzioni alla<br />
produzione in Iran, un balzo dei prezzi. "Le condizioni<br />
del mercato del lavoro resteranno molto difficili in<br />
diverse economie avanzate", mette in evidenza il Fmi,<br />
secondo il quale fra gli altri rischi che potrebbero<br />
pesare sull"economia ci sono le pressioni<br />
disinflazionistiche. "Nel breve termine il rischio<br />
maggiore è il reintensificarsi" dell"interazione negativa<br />
fra la qualità degli asset delle banche e il rischio<br />
sovrano". Il capo economista del Fondo Blanchard,<br />
sottolinea come "la decisa risposta politica ha<br />
cambiato il corso delle cose, le elezioni in Spag<strong>na</strong> e la<br />
scelta di un nuovo presidente del consiglio in Italia<br />
hanno in certa misura rassicurato gli investitori", così<br />
come l"adozione del "fiscal compact". Tuttavia la "la<br />
crescita resterà debole, soprattutto in Europa, e la<br />
disoccupazione alta". Secondo il Fmi le priorità restano<br />
quindi "il consolidamento fiscale, la riforma del sistema<br />
fi<strong>na</strong>nziario e la revisione di programmi collegati<br />
La Repubblica/ - Cro<strong>na</strong>ca, Ter, 17 de Abril de 2012<br />
CLIPPING INTERNACIONAL (Constitución)<br />
all"invecchiamento della popolazione, che devono<br />
ridurre le spese future senza mi<strong>na</strong>re la domanda". Per<br />
risolvere i problemi delle economie avanzate sottolinea il Fmi - non basta l"austerity, ma servono<br />
politiche "meglio orientate a risolvere i problemi<br />
fondamentali". Come a dire che le strategie non<br />
convenzio<strong>na</strong>li "non possono essere un sostituto per<br />
riforme fondamentali".Recessione. Come a diche che<br />
c"è ancora un rischio "sostanziale" di un nuovo o<br />
prolungato periodo di recessione per varie economie<br />
avanzate. Secondo il global projection model, il<br />
modello usato dall"Fmi, "la probabilità di u<strong>na</strong><br />
contrazione del pil nel 2012 è del 55% circa<br />
nell"Eurozo<strong>na</strong>, del 15% negli Stati Uniti, del 14% in<br />
Giappone e del 3% in America Lati<strong>na</strong>". Inoltre lo<br />
stesso modello suggerisce che nel quarto trimestre del<br />
2013 "la probabilità di un calo dei prezzi al consumo è<br />
superiore al 25% nell"Eurozo<strong>na</strong> e sopra il 35% in<br />
Giappone, ma solo del 10% negli Stati Uniti".Debito. Il<br />
rapporto debito lordo-pil dovrebbe "crescere<br />
ulteriormente nelle economie avanzate, con un<br />
particolare drastico aumento nelle economie del G7 al<br />
130% entro il 2017". Il Fmi stima che senza azioni<br />
supplementari a quelle attualmente pianificate, il<br />
rapporto debito-pil raggiungerà "il 256% in Giappone, il<br />
124% in Italia, sia vicino al 113% negli Stati Uniti, e al<br />
91% nell"Eurozo<strong>na</strong>". Le economie del G7 che fanno<br />
parte dell"Eurozo<strong>na</strong>, "questi valori potrebbero essere<br />
raggiunti nel 2013, per poi calare". Al contrario, molte<br />
economie emergenti e in via di sviluppo vedranno<br />
calare il rapporto debito-pil, complessivamente al di<br />
sotto del 30% entro il 2017.<br />
206