Relatore: Professor Bruno OSIMO - Bruno Osimo, traduzioni ...
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Queste sono qualità naturalmente auspicabili in tutti i traduttori; tuttavia, per<br />
quanto riguarda il compito di traduzione sperimentale, l’enfasi sulla quantità<br />
ha chiaramente portato a una bassa qualità. Ad ogni modo, bisogna<br />
sottolineare che l’esito mediocre ottenuto da Lucy nella traduzione potrebbe<br />
essere limitato alla situazione sperimentale; in ambito lavorativo, il suo<br />
comportamento potrebbe portare risultati positivi nella traduzione di testi di<br />
routine.<br />
Il comportamento disinvolto di Lucy nel tradurre può essere chiarito<br />
anche attraverso fattori socio-spicologici, ossia osservando il comportamento<br />
di ruolo dei soggetti durante l’esperimento. Pare che la teoria dei ruoli, in<br />
particolare il concetto di distanza dal ruolo (Goffman 2003) 8 , possa offrire<br />
intuizioni utili per comprendere il comportamento dei soggetti (vedi anche<br />
Jääskeläinen 1996b).<br />
Nella teoria dei ruoli, il comportamento umano è analizzato in base al<br />
ruolo che le persone svolgono nella società. Goffman (2003: 108) definisce il<br />
ruolo come «la risposta tipica degli individui che si trovano in una posizione<br />
particolare». Tuttavia, le persone non sempre producono «la risposta tipica»<br />
che da loro ci si aspetta, cioè non sempre tengono fede al loro ruolo. Perciò<br />
Goffman sostiene che «si deve distinguere il ruolo tipico dall’esecuzione di<br />
ruolo effettiva da parte di un individuo concreto in una data posizione» e,<br />
potremmo aggiungere, in una data situazione. I ruoli portano con sé una lunga<br />
serie di aspettative che servono a identificare gli individui; in un certo senso,<br />
siamo definiti (in modo corretto o no) in base ai nostri ruoli. Inoltre, i ruoli<br />
implicano norme che governano il comportamento degli individui in<br />
particolari posizioni. Di conseguenza, sono strettamente legati a questioni<br />
riguardanti l’immagine di sé e l’immagine trasmessa agli altri, che possono<br />
coincidere o no. Secondo Goffman (2003: 103):<br />
attenzione.<br />
8 Sono riconoscente a Stephen Condit per aver sottoposto questo riferimento alla mia<br />
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