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Etudes par pays volume 2, PDF, 346 p., 1,4 Mo - Femise

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11873_2002 Study D2: Poverty, Informal Sector, Health and Labour<br />

1. PROFILO DEL PAESE: DATI ESSENZIALI<br />

1.1. Popolazione<br />

La popolazione italiana al 1 gennaio 2001 conta 57.844.017 persone, di cui<br />

29.749.160 femmine e 28.094.857 maschi. L’Italia è oggi il Paese con<br />

l’indice di vecchiaia più alto del mondo (133 persone di 65 anni e oltre ogni<br />

100 persone sotto i 15 anni). Quasi un italiano su cinque ha più di 65 anni (il<br />

18,5% della popolazione). La popolazione con meno di 15 anni rappresenta<br />

soltanto il 14,4% del totale (Istat). Secondo stime Eurostat, l’indice di<br />

accrescimento della popolazione italiana è nel 2001 del 3 per mille.<br />

La presenza degli stranieri in Italia è in crescita. Tuttavia, rispetto agli altri<br />

paesi dell’Unione Europea, la popolazione straniera residente in Italia, che<br />

conta 1.464.589 persone, rappresenta ancora una quota poco rilevante della<br />

popolazione (2,5% nel 2001 rispetto alla media europea del 5,2).<br />

Il tasso di natalità del 2001 è del 9,4 per mille mentre quello di mortalità del<br />

9,3. Il numero medio di figli per donna è in diminuzione e questo calo della<br />

riproduttività risulta agli studi come un fenomeno di lungo periodo, il più<br />

radicato fra tutti i Paesi sviluppati, associato alla progressiva posticipazione<br />

del momento del primo <strong>par</strong>to nella vita media delle donne. L’età media delle<br />

madri alla nascita del primo figlio è, infatti, di oltre 27 anni (Istat). Nel<br />

2001, secondo stime Eurostat, il numero medio di figli per donna è di 1,24,<br />

con livelli leggermente più elevati al Sud Italia e più bassi al Centro e al<br />

Nord Italia. Il tasso di mortalità infantile, relativo al primo anno di vita, è<br />

del 4,3 per 1000 nati vivi.<br />

La speranza di vita alla nascita ha raggiunto quasi i 77 anni per gli uomini e<br />

83 per le donne, senza grandi differenze a livello regionale.<br />

Il legame tra nuzialità e riproduttività è ancora molto forte, oltre il 90% dei<br />

figli nasce ancora all’interno del matrimonio (Istat). Le unioni coniugali<br />

sono instabili: ogni anno, ogni quattro matrimoni celebrati viene<br />

pronunciata una sentenza di se<strong>par</strong>azione e sono quasi 2,5 milioni gli italiani<br />

che hanno sperimentato nel corso della loro vita lo scioglimento del<br />

FONDAZIONE CENSIS<br />

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