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230 IL PRINCIPE.
grandi i benefici nuovi facciano dimenticare le ingiurie
vecchie, s'inganna. Err6 adunque il duca in questa ele-
zione, e fu cagione dell' ultima rovina sua.
CAPITOLO OTTAVO.
., DI QUELLI CHE PER SCELERATEZZA SONO PERVENUTI
AL PRINCIPATO.
MA perch_ di privato si diventa ancora in due modi
principe, il che non si pu6 al tutto o alla fortuna o alla virt/J
attribuire, non mi pare da lasciarli indletro, ancora che
lo dell' uno si possa pi/1 diffusamente ragionare dove si trat-
tasse delle repubbliche. Questi sono quando o per qualche
via scelerata e nefaria si ascende al principato, o quando
un privato cittadino con il favore degli altri suoi cittadini
diventa principe della sua patria. E parlando del primo
_._modo, si mostrer/t con due esempi, l'uno antico, 1' altro
moderno, senza entrare altrimenti nei meriti di questa parte,
Op. viii. 73 [in reference to the relations between Spain and France
in 1513]: 'i benefizj nuovi sogliono far dimenticare le ingiune
vecchle' [Isocrates, ,l_iXL_-rro_, § 37 : M ?aO dv ro;_ rrapo_ox KaLpo_ e_Ep-
7_alm k[lOrlv_la_roto_cr*rgovrrpdrEpov[_/z_v]rrp_ dXk_Xov__recrkt//HzeXrl/z_w0v ] ;
to which Vettori answered, ' n6 mi pare the Spagna in modo niuno sl
possa fidare di Francia, e restare solo sul dire ; Io gli ho fatto beneficj,
di sorte che le ingmrie passate debbono esser dimenticate' [Op. viii.
85]. Machiavelli's language about benefits often recalls the words of
Tacitus ; Amelot de la Houssaie quotes here Annals, v. ch. 2 [_acerbis
facetiis] quarum apud praepotentes in longum memoria est,' but the
comparison is rather far-fetched. On the other hand, the passage
m Ist. Fior. lib. iv, Op. i. 217, 'sendo gli uomini naturalmente pifl
pronti alla vendetta dell' ingiuria, che alla gratitudine del beneficio,
parendo che questa ci arrechi danno, quell' altra utile e piacere,' is
Machiavelh's version of ' Tanto proclivius est injuriae quam beneficio
vicem exsolvere, quia gratia onerb ultio m quaestu habetur_' which
phrase is quoted in Latin in Discorsi, i. 29 ; Op. iii. 92. [See Taoitus,
Hist. Bk. iv. ch. 3.]
io. del!' uno si possa, &c.] Viz. the case of a private citizen
becoming prince by popular favour.