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19o IL PRINCPIE.
potente quanto lui : e sempre interverr_ che vi sara messo
da coloro che saranno in quella malcontenti, o per troppa
ambizione, o per paura; come si vide gi_ che gli Etoli
messero i Romani in Grecia; ed in ogni altra provincia
5 che loro entrarono, vi furono messi da' provinciali. E
1'ordine delle cose 6 che subito che un forestiere potente
entra in una provincia, tutti quelli che sono in essa meno
potenti gli aderiscono, mossi dalla invidia che hanno contro
chi _ statopotente sopra di loro. Tanto che, rispetto
_oa questi minori potenti, egli non ha a durare fatica alcuna a
guadagnarli, perch_ subito tutti insieme volentieri fanno
massa con lo Stato che egli vi ha acquistato. Ha solamente
a pensare che non piglino troppe forze e troppa
autorit/t, e facilmente pu6 con le forze sue e con il favor
_5loro abbassare quelli che sono potenti per rimanere in
tutto arbitro di quella provincia. E chi non governer/t
bene questa parte, perder_ presto quello che ar/_ acquistato,
e mentre che lo terr/_, vi ar_ dentro infinite difficolt_
e fastidi. I Romani, nelle province che pigliarono, osser-
I. vi sara, messo.., maleontenti] Writing to Vettori on August
IO, 1513, Machiavelli expresses his fears lest the Swiss should gain
a permanent footing in Lombardy: ' e se vi si appiccheranno, tutta
Italia _ spacciata, perch_ tutti i malcontenti li favoriranno, e faranno
scala alla loro grandezza, e rovina degli altri.' Thus at the same
moment Machiavelli lays down a rule, and suggests an application of it.
3. gli Etoli messero i Romani in Greeia] See the treaty of B.C.
211 in Livy, bk. xxvi. ch. 24.
9. rispetto a questl _ori potenti . . . guaclagnarli] Ist. Fior.
lib. vii, Op. 2. z56 : ' perch_ gli uomini fuggono sempre pifl volontieri
quel male che 6 certo, ne seguita the i prineipi possono i minori
potenti facilmente ingannare.'
19. I l_omani, &c.] Machiavelli is never tired of appealing to the
example of the Romans, and he did so, not from any caprice or
fanciful preference, but in the full belief that his method was sound.
It is merely an application of his theory, or as might perhaps be
said, his philosophy of history, for which see note to ch. vi. This
appeal to the authority of the Romans, ' i miei Romani' as they are
called in the Arte della Guerra, is of course unsatisfactory from a
modern point of view, and it was also felt by Guicciardini to be