2012_1 - Swissi

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15.02.2013 Aufrufe

security anche con cavi a fibre ottiche. A ciò si aggiungono sistemi radio, ad esempio «Polycom». Prima e durante il WEF le reti vengono sorvegliate nel Mission Control Center (MCC). Il centro nevralgico viene gestito in collaborazione con partner delle Forze aeree, Forze terrestri, della BAC nonché di ditte esterne. Le transenne tengono lontano il pubblico Per la sicurezza dell’evento sono indispensabili transenne, filo spinato e sbarramenti in legno. Questi vengono costruiti dagli zappatori. L’unità di milizia entra in servizio ogni volta prima dell’evento e fortifica durante due settimane i luoghi sensibili del congresso e altri luoghi. Oltre al montaggio di chilometri di grate territoriali e filo spinato attorno a hotel e luoghi del congresso, il repertorio degli incarichi comprende anche la costruzione di torri di vedetta e di osservazione. Ora l’area d’impiego è suddivisa in zone vietate e zone di perquisizione. In questo modo lo spazio disponibile a Davos comincia a scarseggiare. Negli anni passati non c’erano abbastanza parcheggi e sale d’aspetto, ma un piano per la gestione del traffico deve stabilire ordine. Prima e durante il congresso la Polizia cantonale dei Grigioni è 24 Sicherheit Sécurité Sicurezza 2012_1 anche a disposizione della popolazione per questioni relative alla sicurezza generale tramite una hotline. Numerosi ospiti ed altre forze d’intervento vengono trasportati durante il WEF da polizia ed Esercito. I responsabili della logistica dei veicoli dell’Esercito e delle limousine sono Silvio Cavelti e Gian Schmellentin. I «commercianti d’auto» della polizia del WEF impiegano a tale scopo 80 veicoli civili e oltre 100 veicoli dell’Esercito. S. Cavelti confida che ogni anno la consegna delle vetture con la bisarca rappresenta una sorpresa. Le vetture del 2011 con targa dei Grigioni erano dotate di porte lato guida e portelloni posteriori a chiusura automatica. Nel corso dei passati interventi al WEF non è stato registrato quasi nessun incidente. Soprattutto non c’è stato nessun danno alle persone, qualche panne invece sì. Durante la loro missione al WEF il duo deve intervenire mediamente dalle 30 alle 40 volte, ad esempio a causa di una gomma a terra o perché le porte dell’auto non si aprono. Leo Dumoulin di Coira è invece responsabile della manutenzione delle vetture della polizia. Il prezzo di acquisto e d’equipaggiamento di un mezzo speciale della polizia stradale ammonta, secondo il bollettino informativo «Cuminaivel», a circa 100000 Al WeF si fa uso anche dell’ec 635. Foto: Polizia cantonale dei Grigioni franchi. Nel furgone sono presenti sistemi di cassettiere e scaffalature ben studiati. Sul tetto sono montati due proiettori, che fuoriescono tramite telecomando. Sicurezza a terra … La partecipazione all’incontro annuale è consentita solo su invito. Nonostante l’eco sui media l’esclusivo appuntamento di Davos ha potuto così conservare il suo carattere familiare. Vengono organizzati ricevimenti di aziende e Stati e in più gli ospiti partecipano a riunioni informali. La maggior parte delle volte è più interessante quello di cui si discute a porte chiuse rispetto a ciò che viene reso noto pubblicamente agli eventi ufficiali del WEF. Il networking nell’hotel di lusso è molto importante. Che cosa fa la direzione dell’albergo per garantire la sicurezza degli ospiti? Jean-Pierre Galey, direttore dell’hotel Seehof Davos, non fornisce alcuna informazione: «Relativamente alle misure di sicurezza siamo tenuti al massimo riserbo.» Anche negli alberghi Morosani (Posthotel e Schweizerhof) o dal direttore dello Steigenberger Grandhotel Belvédère, Conrad Meier, non si ottiene alcuna informazione al riguardo. Responsabile della sicurezza della Polizia cantonale grigionese è Johannes Bärtsch.

La Polizia militare insieme alla Polizia cantonale dei Grigioni si occupa degli incarichi di sicurezza all’interno e all’esterno degli hotel di lusso. I militari di professione sono responsabili sia dei controlli degli accessi delle persone sia dei controlli di tutte le merci che vengono portate negli alberghi. Sono addette ai controlli degli accessi anche persone della sicurezza private. Tuttavia non sono disponibili informazioni più dettagliate. «Il piano di sicurezza è efficace solo fintantoché non è conosciuto nel dettaglio. Quindi non forniamo nessuna informazione precisa relativamente alla tecnica utilizzata nelle singole zone di sicurezza», spiegara il portavoce della Polizia cantonale, Thomas Hobi. Il piano di sicurezza del WEF 2011 ha dato buoni risultati, perciò non erano necessari grossi aggiustamenti. Per i controlli degli accessi delle persone vengono impiegati apparecchi a raggi X. Ci si aspetta ad esempio che gli addetti alla sicurezza di una delegazione straniera possano portare con sé delle pistole, o che debbano essere sequestrati oggetti contundenti non autorizzati. Nell’ambito del piano di sicurezza ci si avvale anche dell’opera di un esperto in esplosivi, che si occupa della ricerca di oggetti nascosti nelle camere degli hotel delle personalità illustri. Urs Hilfiker, che ha svolto questo lavoro nei quattro anni passati, per fortuna non ha mai trovato esplosivi. Il Servizio di ricerca scientifica (SRS) si avvale dell’aiuto di cani per la ricerca di esplosivi, che fiutano polvere nera. Nel 2011 tuttavia gli attivisti di sinistra sono riusciti a mettere in atto un’azione di disturbo. Nel Morosani Posthotel è stato acceso un fuoco d’artificio nel locale cantina. Non c’è stato alcun ferito. Ora sono stati migliorati in modo mirato i processi di controllo. … e in aria Il rafforzamento a scopo di sicurezza non è previsto solo a terra, ma anche in aria. Durante il WEF molti aerei percorrono il cielo sopra Davos. I trasporti aerei nell’ambito del forum sono servizi molto richiesti, che l’Esercito offre per incarico della polizia. Così, mediante una valutazione del rischio, persone tutelate dal diritto internazionale vengono trasportate in voli per VIP. Nel 2011 il capo dello stato francese Nicolas Sarkozy, durante il suo volo con l’aeronautica militare francese, è Stato scortato proprio da un apparecchio dell’Esercito svizzero. Oltre ai trasporti e alle scorte aeree si effettuano anche voli di controllo del traffico, trasporti di carichi o voli per la sicurezza dell’area. Per tali voli è stato impiegato finora il nuovo maneggevole Eurocopter 635. Air Zermatt e Air Glacier, tra gli altri, im- piegano l’EC135, che corrisponde alla cosiddetta versione VIP dell’EC635. Inoltre, durante il WEF, la Rega locale ha a disposizione un elicottero dell’esercito equipaggiato appositamente. Il cosiddetto velivolo SAR (Search and Rescue) rimane continuamente distaccato. Alcuni elicotteri (come il Super Puma) sono anche dotati di tecnologia «FLIR». Con l’abbreviazione FLIR si intende «Forward Looking Infrared». Oltre alla ricerca di dispersi come compito principale, il sistema può anche essere utilizzato per la lotta al crimine e, dal corpo delle guardie di confine, per la sorveglianza delle frontiere. Inoltre con l’ausilio di questa tecnologia possono essere ad esempio localizzate masse incandescenti sotterranee negli incendi boschivi che si pensava essere spenti. Per riuscire a garantire queste missioni aeree viene bloccato uno spazio aereo di circa 46km di raggio. L’entrata è consentita solo dietro autorizzazione. In caso di disturbi le Forze aeree intervengono con il loro servizio di polizia aerea (SPA). Per questo vengono utilizzati gli F/A-18 H, che sono il nucleo centrale di questa sorveglianza. Nella zona vietata menzionata, i jet garantiscono che nel più breve tempo possibile ai trasgressori venga fatta notare la propria violazione. Nello spazio aereo basso, nelle estese vallate dei Grigioni, vengono impiegati i Pilatus PC-7. Con il velivolo ad elica si possono perlustrare, soprattutto, le cosiddette ombre radar. La presa di contatto con un ospite indesiderato avviene tramite frequenza radio per emergenze oppure, in caso di emergenza, con colpi di avvertimento in aria sotto forma di corpi luminosi. Totale sicurezza Non sono solo gli edifici della manifestazione e lo spazio aereo sopra Davos a essere sorvegliati, ma anche tutte le vie di comunicazione, e questo dalla sala di controllo della Polizia stradale del Cantone dei Grigioni. Qui durante il WEF, oltre alla sorveglianza quotidiana delle vie di comunicazione grigionesi, si organizzano anche viaggi per le personalità e trasporti speciali e si controllano costantemente le vetture nella zona d’intervento. Un’ulteriore unità, impiegata al di fuori di Davos, è il team della Polizia ferroviaria diretto da Kuno Leuenberger. Durante il WEF la Polizia ferroviaria provvede alla sicurezza nelle stazioni, durante il trasporto e al cambio di treno degli ospiti del WEF a Landquart. Quindi in occasione del WEF viene protetto tutto quello che può essere protetto. Ciò significa esercitare la sicurezza al massimo livello. W Competenze di Swissi nel settore Security W Esperienza pluriennale nell’elaborazione di progetti di Security completi W I pericoli di effrazione, furto, aggressione, vandalismo o minaccia di attentati vengono considerati a seconda delle esigenze W Corso di 5 giorni (n. 1501) Delegato alla security come preparazione al diploma «Security Coordinator CFPA-E», 18–22 giugno 2012 W Contatto: marketing@swissi.ch, tel. 044 217 43 33 W Iscrizione al corso via www.swissi.ch/it/ formazione o risktraining@swissi.ch Sicherheit Sécurité Sicurezza 2012_1 25

La Polizia militare insieme alla Polizia cantonale<br />

dei Grigioni si occupa degli incarichi<br />

di sicurezza all’interno e all’esterno degli<br />

hotel di lusso. I militari di professione sono<br />

responsabili sia dei controlli degli accessi<br />

delle persone sia dei controlli di tutte le<br />

merci che vengono portate negli alberghi.<br />

Sono addette ai controlli degli accessi anche<br />

persone della sicurezza private. Tuttavia<br />

non sono disponibili informazioni più dettagliate.<br />

«Il piano di sicurezza è efficace solo<br />

fintantoché non è conosciuto nel dettaglio.<br />

Quindi non forniamo nessuna informazione<br />

precisa relativamente alla tecnica utilizzata<br />

nelle singole zone di sicurezza», spiegara il<br />

portavoce della Polizia cantonale, Thomas<br />

Hobi. Il piano di sicurezza del WEF 2011 ha<br />

dato buoni risultati, perciò non erano necessari<br />

grossi aggiustamenti. Per i controlli<br />

degli accessi delle persone vengono impiegati<br />

apparecchi a raggi X. Ci si aspetta ad<br />

esempio che gli addetti alla sicurezza di una<br />

delegazione straniera possano portare con<br />

sé delle pistole, o che debbano essere sequestrati<br />

oggetti contundenti non autorizzati.<br />

Nell’ambito del piano di sicurezza ci si avvale<br />

anche dell’opera di un esperto in esplosivi,<br />

che si occupa della ricerca di oggetti<br />

nascosti nelle camere degli hotel delle personalità<br />

illustri. Urs Hilfiker, che ha svolto<br />

questo lavoro nei quattro anni passati, per<br />

fortuna non ha mai trovato esplosivi. Il Servizio<br />

di ricerca scientifica (SRS) si avvale<br />

dell’aiuto di cani per la ricerca di esplosivi,<br />

che fiutano polvere nera. Nel 2011 tuttavia<br />

gli attivisti di sinistra sono riusciti a mettere<br />

in atto un’azione di disturbo. Nel Morosani<br />

Posthotel è stato acceso un fuoco<br />

d’artificio nel locale cantina. Non c’è stato<br />

alcun ferito. Ora sono stati migliorati in<br />

modo mirato i processi di controllo.<br />

… e in aria<br />

Il rafforzamento a scopo di sicurezza non è<br />

previsto solo a terra, ma anche in aria. Durante<br />

il WEF molti aerei percorrono il cielo<br />

sopra Davos. I trasporti aerei nell’ambito<br />

del forum sono servizi molto richiesti, che<br />

l’Esercito offre per incarico della polizia.<br />

Così, mediante una valutazione del rischio,<br />

persone tutelate dal diritto internazionale<br />

vengono trasportate in voli per VIP. Nel 2011<br />

il capo dello stato francese Nicolas Sarkozy,<br />

durante il suo volo con l’aeronautica militare<br />

francese, è Stato scortato proprio da<br />

un apparecchio dell’Esercito svizzero.<br />

Oltre ai trasporti e alle scorte aeree si effettuano<br />

anche voli di controllo del traffico,<br />

trasporti di carichi o voli per la sicurezza<br />

dell’area. Per tali voli è stato impiegato finora<br />

il nuovo maneggevole Eurocopter 635.<br />

Air Zermatt e Air Glacier, tra gli altri, im-<br />

piegano l’EC135, che corrisponde alla cosiddetta<br />

versione VIP dell’EC635. Inoltre,<br />

durante il WEF, la Rega locale ha a disposizione<br />

un elicottero dell’esercito equipaggiato<br />

appositamente. Il cosiddetto velivolo<br />

SAR (Search and Rescue) rimane continuamente<br />

distaccato.<br />

Alcuni elicotteri (come il Super Puma) sono<br />

anche dotati di tecnologia «FLIR». Con l’abbreviazione<br />

FLIR si intende «Forward Looking<br />

Infrared». Oltre alla ricerca di dispersi<br />

come compito principale, il sistema può<br />

anche essere utilizzato per la lotta al crimine<br />

e, dal corpo delle guardie di confine,<br />

per la sorveglianza delle frontiere. Inoltre<br />

con l’ausilio di questa tecnologia possono<br />

essere ad esempio localizzate masse incandescenti<br />

sotterranee negli incendi boschivi<br />

che si pensava essere spenti.<br />

Per riuscire a garantire queste missioni<br />

aeree viene bloccato uno spazio aereo di<br />

circa 46km di raggio. L’entrata è consentita<br />

solo dietro autorizzazione. In caso di disturbi<br />

le Forze aeree intervengono con il<br />

loro servizio di polizia aerea (SPA). Per questo<br />

vengono utilizzati gli F/A-18 H, che sono<br />

il nucleo centrale di questa sorveglianza.<br />

Nella zona vietata menzionata, i jet garantiscono<br />

che nel più breve tempo possibile ai<br />

trasgressori venga fatta notare la propria<br />

violazione.<br />

Nello spazio aereo basso, nelle estese vallate<br />

dei Grigioni, vengono impiegati i Pilatus<br />

PC-7. Con il velivolo ad elica si possono<br />

perlustrare, soprattutto, le cosiddette<br />

ombre radar. La presa di contatto con un<br />

ospite indesiderato avviene tramite frequenza<br />

radio per emergenze oppure, in caso<br />

di emergenza, con colpi di avvertimento in<br />

aria sotto forma di corpi luminosi.<br />

Totale sicurezza<br />

Non sono solo gli edifici della manifestazione<br />

e lo spazio aereo sopra Davos a essere<br />

sorvegliati, ma anche tutte le vie di comunicazione,<br />

e questo dalla sala di controllo<br />

della Polizia stradale del Cantone dei Grigioni.<br />

Qui durante il WEF, oltre alla sorveglianza<br />

quotidiana delle vie di comunicazione<br />

grigionesi, si organizzano anche<br />

viaggi per le personalità e trasporti speciali<br />

e si controllano costantemente le vetture<br />

nella zona d’intervento. Un’ulteriore unità,<br />

impiegata al di fuori di Davos, è il team della<br />

Polizia ferroviaria diretto da Kuno<br />

Leuenberger. Durante il WEF la Polizia ferroviaria<br />

provvede alla sicurezza nelle stazioni,<br />

durante il trasporto e al cambio di<br />

treno degli ospiti del WEF a Landquart.<br />

Quindi in occasione del WEF viene protetto<br />

tutto quello che può essere protetto. Ciò significa<br />

esercitare la sicurezza al massimo<br />

livello. W<br />

Competenze di <strong>Swissi</strong> nel<br />

settore Security<br />

W Esperienza pluriennale nell’elaborazione<br />

di progetti di Security completi<br />

W I pericoli di effrazione, furto, aggressione,<br />

vandalismo o minaccia di attentati vengono<br />

considerati a seconda delle esigenze<br />

W Corso di 5 giorni (n. 1501) Delegato alla<br />

security come preparazione al diploma<br />

«Security Coordinator CFPA-E», 18–22<br />

giugno <strong>2012</strong><br />

W Contatto: marketing@swissi.ch,<br />

tel. 044 217 43 33<br />

W Iscrizione al corso via www.swissi.ch/it/<br />

formazione o risktraining@swissi.ch<br />

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