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Zeltfest

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Pagina italiana<br />

A Silandro ora è in funzione<br />

uno sportello di consulenza fi scale La comunità religiosa di Si-<br />

L’agenzia delle entrate in collaborazione con il Comune<br />

di Silandro offre ai cittadini della Val Venosta consulenze<br />

gratuite, in particolare in materia delle imposte dirette, IVA<br />

e imposte di registro.<br />

Le consulenze avranno luogo ogni mercoledì,<br />

dalle ore 9.00 alle ore 12.00<br />

nel municipio del Comune di Silandro.<br />

Nelle seguenti consulenze vengono date in particolare:<br />

Informazioni su tutti i tributi erariali e sulle situazione di<br />

fatto dell’iter burocratico delle pratiche; Assistenza nella<br />

compilazione delle dichiarazioni dei redditi e trasmissione<br />

telematica delle stesse; Trattamento delle comunicazioni<br />

di irregolarità delle dichiarazioni e degli avvisi bonari;<br />

Registrazione degli atti privati; Rilascio dei codici fi scali<br />

e delle partite IVA; Presentazione delle domande di rimborso<br />

inerenti tutti i tributi; Rilascio di autorizzazioni e<br />

certifi cazioni varie.<br />

Lo scorso 28 marzo, il locale<br />

„Comitato per la cultura“<br />

(Bildungsasschuss), ha organizzato,<br />

presso la biblioteca di<br />

Silandro, una serata, durante<br />

la quale è stato presentato il<br />

nuovo libro di Silvano Neri:<br />

„SENTIMENTI“ (testi in<br />

versi liberi aventi per oggetto,<br />

Lasa e la Val Venosta).<br />

Notevole la partecipazione di<br />

pubblico che ha ascoltato con<br />

attenzione, sia la presentazione<br />

da parte di Norbert Florineth,<br />

sia i chiarimenti forniti<br />

dall‘autore stesso e la sua lettura<br />

di diversi testi in lingua<br />

italiana, nonché la lettura dei<br />

corrispondenti testi in lingua<br />

tedesca eseguita da Günther<br />

Vanzo (traduttore dell’intero<br />

volumetto).<br />

Ecco qui di seguito, quanto è<br />

stato posto in evidenza in merito<br />

al libro in argomento:<br />

Già da studente della scuola<br />

media, Silvano Neri (nato a<br />

Lasa nel 1938, fi glio di Santino,<br />

un lavoratore della zona<br />

Termine ultimo per il prossimo numero:<br />

sabato, 7 giugno 2003<br />

landro si è stretta con grande<br />

gioia attorno a d Andrea<br />

Davide e Manuel nel giorno<br />

della loro Prima Comunione:<br />

I bambini sono stati preparati<br />

con grande affetto e meticolosità<br />

da don Roberto Lorenzoni<br />

coadiuvato dalla catechista<br />

ed insegnante Anna d’Eramo.<br />

I bambini vestiti con una<br />

semplice tunica bianca nella<br />

Chiesa dei Padri Capuccini si<br />

sono avvicinati per la prima<br />

volta con grande emozione<br />

al Sacramento della Comunione.<br />

La cerimonia semplice<br />

ma intensa ha coinvolto oltre<br />

le famiglie e parenti anche i<br />

compagni di scuola che con<br />

grande responsabilità han-<br />

05/2003 GRS Schlanders - Seite 15<br />

Prima Comunione<br />

no fatto i chierichetti e le<br />

mamme che accompagnate<br />

dalla chitarra di Franco Micheli<br />

hanno cantato per i loro<br />

bambini.<br />

DG<br />

„SENTIMENTI“ - di Silvano Neri, presentato anche a Silandro<br />

Prima parte<br />

marmifera delle Alpi Apuane,<br />

in Toscana), ha iniziato a scrivere<br />

versi liberi.<br />

Ora, nel cinquantesimo<br />

anniversario del suo primo<br />

impegno, spronato da amici<br />

e con l’aiuto fi nanziario del<br />

Comitato per la cultura e la<br />

Cassa Raiffeisen di Lasa, egli<br />

ha pubblicato una selezione<br />

delle proprie poesie.<br />

Nel 1989, l’autore aveva<br />

descritto, nel suo romanzo<br />

„Passaggio segreto“, uomini<br />

e paesaggi della media val<br />

Venosta. Oggetto degli scritti<br />

contenuti in questa raccolta:<br />

„Sentimenti“, è il manifestarsi,<br />

il trasformarsi, del proprio<br />

modo di sentire un paese, una<br />

valle, la stessa del romanzo.<br />

Egli esprime le sensazioni, le<br />

esperienze, il disagio di un giovane<br />

appartenente al gruppo<br />

linguistico italiano alla ricerca<br />

di un luogo, ove metter radici,<br />

le proprie nuove radici, disorientate,<br />

perché private della<br />

terra degli avi.<br />

Una ricerca diffi cile, una via<br />

accidentata da percorrere (tra<br />

molti pregiudizi oltre a qualche<br />

attrito tra immigrati e parte della<br />

popolazione del luogo), una<br />

via verso l‘interiore consapevolezza<br />

di aver raggiunto ciò<br />

che cercava, di aver risolto il<br />

proprio dilemma e poter quindi<br />

fi nalmente e sinceramente<br />

chiamare quel paese e quella<br />

valle, indipendentemente dal<br />

pensiero altrui: „paese mio“ e:<br />

„la mia valle“. Privilegio questo,<br />

che i fi gli della „gente del<br />

posto“ hanno ricevuto in dono,<br />

automaticamente, al momento<br />

della nascita, e forse proprio<br />

perciò da essi non appieno<br />

apprezzato.<br />

Una volta sicuro dei propri<br />

sentimenti verso quei luoghi,<br />

egli si abbandona ai ricordi di<br />

un‘infanzia felice, rifl ette attorno<br />

ai motivi che lo hanno aiutato<br />

a mettere sempre in evidenza<br />

ciò che rende simili, anziché<br />

diverse, le due realtà tra loro<br />

lontane, a contatto delle quali<br />

la storia della propria famiglia<br />

lo ha portato costantemente a<br />

vivere.<br />

Più avanti, egli giunge a ravvisare<br />

una similitudine fantastica, tra i<br />

pilastri di un antico acquedotto,<br />

ancora esistenti in paese, e i<br />

molti uomini che hanno operato,<br />

lavorato a Lasa. Infatti, come<br />

i pilastri non avrebbero avuto<br />

signifi cato e non sarebbero<br />

stati di utilità alcuna se lasciati<br />

separati uno dall’altro, mentre<br />

uniti nello sforzo comune di<br />

sorreggere il canale irriguo<br />

atto a trasportare l‘acqua oltre<br />

ostacoli apparentemente<br />

insormontabili, hanno per<br />

lungo tempo permesso a quel<br />

prezioso elemento di raggiungere<br />

il versante più arido della<br />

valle, rendendolo rigoglioso e<br />

produttivo, così, quegli uomini,<br />

per molteplici aspetti diversi<br />

tra loro e separati da incomprensioni<br />

e pregiudizi, poco o<br />

nulla avrebbero prodotto, se<br />

non fossero stati riavvicinati<br />

dalla stessa quotidiana fatica<br />

per guadagnarsi da vivere, dalle<br />

comuni lotte sindacali, se non<br />

fossero stati sorretti e guidati<br />

dalla stessa volontà di svolgere<br />

i compiti loro assegnati con capacità<br />

e diligenza, superando in<br />

tal modo, a loro volta, ostacoli<br />

e divergenze anche forti e di<br />

varia natura, ottenendo, essi<br />

pure, grossi e sorprendenti<br />

risultati.<br />

segue

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