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Mehrsprachigkeit in Europa: Plurilinguismo in Europa ... - EURAC

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M<strong>in</strong>accia <strong>in</strong>dotta dallo stereotipo e padronanza della seconda l<strong>in</strong>gua<br />

1. 2. Processi psicologici e padronanza della seconda l<strong>in</strong>gua: Il ruolo della m<strong>in</strong>accia<br />

<strong>in</strong>dotta dallo stereotipo<br />

Nel corso delle nostre rifl essioni abbiamo maturato l’idea che ritenere il proprio gruppo<br />

svantaggiato, unito al riconoscimento delle scarse competenze nella l<strong>in</strong>gua tedesca, abbia un<br />

ruolo importante nel perdurare delle diffi coltà con la seconda l<strong>in</strong>gua della popolazione di l<strong>in</strong>gua<br />

italiana. Questi aspetti – essere svantaggiati dal bil<strong>in</strong>guismo e aver una scarsa conoscenza della<br />

l<strong>in</strong>gua tedesca - nel tempo sono, a nostro parere, diventati una parte rilevante dell’immag<strong>in</strong>e<br />

del gruppo l<strong>in</strong>guistico italiano dell’Alto Adige fi no a diventare una sorta di reputazione del<br />

gruppo stesso, a cui i membri del gruppo devono rendere conto con il loro comportamento. Dal<br />

punto di vista dei processi psicologici, quanto noi proponiamo è per molti versi simile ad una<br />

profezia che si auto-adempie (per una rassegna si veda, ad es., Snyder & Stukas, 1999), anche<br />

se con un’importante differenza. In questo caso, l’op<strong>in</strong>ione o profezia non riguarda il s<strong>in</strong>golo<br />

<strong>in</strong>dividuo; l’elemento cruciale è la reputazione del proprio gruppo e non quella <strong>in</strong>dividuale. Ciò<br />

signifi ca che la preoccupazione, ad esempio, di non superare l’esame di bil<strong>in</strong>guismo che aveva<br />

attirato la nostra attenzione al tema del bil<strong>in</strong>guismo nella prov<strong>in</strong>cia di Bolzano, non sarebbe<br />

<strong>in</strong> relazione, unicamente al dubitare delle proprie capacità <strong>in</strong>dividuali, ma piuttosto di quelle<br />

del proprio gruppo d’appartenenza. Questo processo è conosciuto <strong>in</strong> psicologia sociale come<br />

“m<strong>in</strong>accia <strong>in</strong>dotta dallo stereotipo” (Stereotype threat, Steele & Aronson 1995; per una recente<br />

rassegna sul tema si veda, ad es., Maass & Cad<strong>in</strong>u 2003; Steele, Spencer & Aronson 2002).<br />

Prima di presentare la nostra ricerca può essere utile spendere qualche ulteriore parola<br />

sulla m<strong>in</strong>accia <strong>in</strong>dotta dallo stereotipo, il processo psicologico che noi riteniamo abbia un ruolo<br />

nel diffi cile rapporto che la popolazione di madrel<strong>in</strong>gua italiana ha con la seconda l<strong>in</strong>gua. A<br />

parlare di m<strong>in</strong>accia dello stereotipo sono stati alcuni ricercatori statunitensi <strong>in</strong>teressati alle<br />

conseguenze dell’appartenenza a gruppi m<strong>in</strong>oritari o di basso status. La loro rifl essione parte<br />

dalla constatazione che gli stereotipi negativi associati a questi gruppi, che altro non sono<br />

che credenze sulla loro <strong>in</strong>feriorità, trov<strong>in</strong>o spesso, anche se non sempre, una conferma nei<br />

comportamenti dei membri di questi gruppi. Si prenda l’esempio delle donne nell’ambito<br />

delle scienze naturali. Da un lato esistono forti stereotipi sullo scarso talento delle donne per<br />

la matematica e <strong>in</strong> generale le materie scientifi che, dall’altra effettivamente vi sono poche<br />

donne che eccellono <strong>in</strong> questi ambiti e <strong>in</strong> generale ancor meno decidono di <strong>in</strong>traprenderne<br />

gli studi. Lo stesso si può dire degli afro-americani negli USA. Lo stereotipo negativo loro<br />

associato li vuole come poco dotati <strong>in</strong>tellettualmente, allo stesso tempo vi è effettivamente<br />

un maggior abbandono scolastico e spesso hanno risultati più bassi <strong>in</strong> ambito scolastico e<br />

universitario. Questa corrispondenza tra credenze socialmente diffuse e comportamento si<br />

presta ovviamente a più <strong>in</strong>terpretazioni. La più scontata e controversa è quella per cui queste<br />

credenze stereotipiche abbiano un fondo di verità. In altri term<strong>in</strong>i, vi sarebbero meno donne<br />

scienziate e che studiano materie scientifi che, perché non sono portate per queste materie.<br />

Lo stesso si potrebbe dire per gli afro-americani, le loro diffi coltà scolastiche sarebbero dovute<br />

alle loro scarse doti <strong>in</strong>tellettuali. Un altro tipo di spiegazione piuttosto accreditata chiama<br />

<strong>in</strong> causa i ruoli sociali e la discrim<strong>in</strong>azione. Le donne sarebbero socializzate s<strong>in</strong> dalla prima<br />

<strong>in</strong>fanzia ai ruoli di genere che le vogliono buone madri piuttosto che eccellenti scienziati e si<br />

comporterebbero di conseguenza. Inoltre, dato che queste credenze sono piuttosto diffuse,<br />

è probabile che le donne, ma lo stesso si potrebbe dire ad esempio degli afro-americani o di<br />

Multil<strong>in</strong>gualism.<strong>in</strong>db 163 4-12-2006 12:26:46<br />

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