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Statusbericht - Homepage - Kunsthistorisches Institut in Florenz

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del potere cittad<strong>in</strong>o. Una volta collocato <strong>in</strong> tale prospettiva, il cantiere della cattedrale ha manifestato<br />

un <strong>in</strong>teresse connesso alla sua attività ed organizzazione <strong>in</strong>terna, nonché alle ricadute economiche,<br />

tecnologiche e, più latamente, socio-urbanistiche. È stato pertanto opportuno riferirsi <strong>in</strong> primo<br />

luogo a consolidati <strong>in</strong>dirizzi di studio aventi per oggetto la storia delle costruzioni e dei cantieri,<br />

come pure l’organizzazione e le condizioni di vita delle maestranze nonché l’approvvigionamento<br />

di materiali da costruzione o altri particolari aspetti dell’attività edile di età medievale. In secondo<br />

luogo è apparso evidente come la fabbrica di una cattedrale dotata di cospicue risorse abbia creato<br />

professionalità e le abbia messe a confronto, costituendo qu<strong>in</strong>di una presenza di rilievo tale da<br />

connotare l’esperienza artistica e architettonica di un’<strong>in</strong>tera città.<br />

La ben nota ricchezza degli archivi senesi – <strong>in</strong>tegrata con le contestuali <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i archeologiche,<br />

storico-artistiche e storico-architettoniche – ha costituito un solido presupposto per lo studio delle<br />

vicende basso-medievali della cattedrale di S. Maria. Un ruolo centrale hanno rappresentato le circa<br />

1600 pergamene sciolte anteriori al secolo XV del Diplomatico Opera Metropolitana dell’Archivio di<br />

Stato di Siena, delle quali circa 200 anteriori alla metà del XII secolo e risalenti s<strong>in</strong>o all’anno 1000. Si<br />

tratta perlopiù di pergamene di provenienza ecclesiastica, che contengono alcuni tra i più antichi<br />

riferimenti alla realtà urbanistica e sociale dell’area della cattedrale, nonché remote menzioni<br />

dell’esistenza di un cantiere (opus/opera) <strong>in</strong> attività. A tale documentazione, costituente una porzione<br />

rilevante del materiale archivistico medievale tramandato dalla Chiesa senese, si sono affiancati il<br />

calendario obituario della cattedrale (con annotazioni dal 1140 ca.), il Liber de ord<strong>in</strong>e officiorum (1215<br />

ca.) contenente la descrizione degli usi liturgici della cattedrale stessa e il lungo testimoniale di XII<br />

secolo – recante anche preziose <strong>in</strong>formazioni del complesso della cattedrale senese – prodotto nel<br />

contesto della secolare controversia che oppose gli episcopati di Siena e Arezzo per il controllo delle<br />

pievi di conf<strong>in</strong>e. Accanto alla documentazione proveniente dalla Chiesa cittad<strong>in</strong>a, una pari rilevanza<br />

ha assunto il materiale prodotto o conservato da alcuni altri possessori di patrimoni situati nell’Area<br />

della cattedrale s<strong>in</strong> dai secoli XI–XII, materiale confluito <strong>in</strong> vari fondi diplomatici degli Archivi di<br />

Stato di Siena e di Firenze.<br />

Come si avrà avuto modo d’<strong>in</strong>tuire, di assoluta importanza per la ricostruzione delle vicende<br />

istituzionali dell’Opera e dei primordi del suo cantiere risulta essere la documentazione prodotta e<br />

conservata dal Comune di Siena, che nel corso del Duecento assunse di fatto il controllo della<br />

maggiore fabbrica cittad<strong>in</strong>a. In particolare un certo numero di atti tramandati su pergamene sciolta<br />

o <strong>in</strong> varie altre tipologie di registrazione e relativi al consolidarsi delle prerogative cittad<strong>in</strong>e nei<br />

confronti di signori e comunità del territorio contengono le più antiche attestazioni di offerte <strong>in</strong><br />

cera dovute <strong>in</strong> segno di sottomissione alla chiesa di S. Maria nel giorno dell’Assunta.<br />

Progressivamente dest<strong>in</strong>ate all’Opera della cattedrale a partire degli ultimi anni del XII secolo per<br />

evidente <strong>in</strong>iziativa comunale, le offerte <strong>in</strong> questione presentano modalità di corresponsione tali da<br />

testimoniare il consolidarsi di un legame tra l’istituzione comunale e il cantiere della cattedrale.<br />

D’altro canto, la duecentesca documentazione comunale di natura normativa, deliberativa e contabile<br />

permette di <strong>in</strong>quadrare lo svolgimento dei rapporti tra Comune e Opera f<strong>in</strong>o al momento <strong>in</strong> cui<br />

quest’ultima entrò pienamente nell’orbita comunale, nonché di ricostruire le specifiche vicende del<br />

cantiere tramite le descrizioni dei f<strong>in</strong>anziamenti diretti stanziati per l’Opera. Per quanto concerne<br />

<strong>in</strong>oltre l’assetto sociale e <strong>in</strong>sediativo dell’area della cattedrale cono risultati di fondamentale importanza<br />

le fonti fiscali anch’esse di matrice comunale: esse rivelano entità e identità di gruppi familiari e<br />

proprietari d’immobili presenti nell’area, nonché la valutazione e la collocazione spaziale degli<br />

edifici costituenti il tessuto urbanistico dell’area stessa.<br />

Il volume si articola <strong>in</strong> tre parti: La Prima Parte ha come oggetto l’Edificazione della cattedrale e l’assetto<br />

urbanistico dell’area (secoli XI–XIV). L’analisi condotta prende le mosse dalle più antiche e sparute<br />

attestazioni dei secoli IX–XI e dalla ricostruzione del tessuto socio-urbanistico dei secoli XI–XII,<br />

per poi focalizzare il ruolo della cattedrale <strong>in</strong> un’epoca di grande trasformazione della città (secolo<br />

XII–<strong>in</strong>izio XIII). L’analisi prosegue proponendo una lettura della ridef<strong>in</strong>izione dell’edificio ecclesiale<br />

f<strong>in</strong>o all’<strong>in</strong>izio del XIII secolo e una ricostruzione su base documentaria delle modifiche che la<br />

cattedrale e l’area ad essa circostante ricevettero al tempo di Nicola Pisano e <strong>in</strong> seguito tra la f<strong>in</strong>e del<br />

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Die Kirchen von Siena

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