Statusbericht - Homepage - Kunsthistorisches Institut in Florenz
Statusbericht - Homepage - Kunsthistorisches Institut in Florenz
Statusbericht - Homepage - Kunsthistorisches Institut in Florenz
Sie wollen auch ein ePaper? Erhöhen Sie die Reichweite Ihrer Titel.
YUMPU macht aus Druck-PDFs automatisch weboptimierte ePaper, die Google liebt.
Forschungsbericht<br />
Die Vorgängerbauten des Doms: e<strong>in</strong>e Forschungsgeschichte<br />
Monika Butzek<br />
Der Literaturbericht zu den Vorgängerbauten des heutigen Doms hat sich zum Ziel gesetzt,<br />
sicheres Wissen von Hypothesen zu scheiden und die Geschichte der letzteren Aufkommen zu<br />
eruieren. Tatsächlich gehören die Vorgängerbauten allesamt außerordentlich nachrichtenarmen<br />
Epochen an, deren dokumentarische Überlieferung wenig mehr preisgibt als die bloße Existenz<br />
des Doms und verschiedener Nebengebäude. Und da auch Grabungen bisher ke<strong>in</strong>en Beitrag zu<br />
leisten vermochten, s<strong>in</strong>d bereits der Standort des ersten und zweiten Doms sowie se<strong>in</strong>e Ausrichtung<br />
<strong>in</strong>nerhalb des Stadtgefüges nicht gesichert. Diesem Mangel an Überlieferung wurden seit dem 15.<br />
Jahrhundert zunächst <strong>in</strong> Werken der lokalen Gelehrsamkeit, später dann auch von Historikern und<br />
Kunsthistorikern Hypothesen entgegengesetzt, die sich durch eifriges Tradieren immer mehr<br />
verfestigten. E<strong>in</strong>e dieser Thesen ist z.B. die Weihe des Vorgängerbaus im Jahr 1179 durch Papst<br />
Alexander III. In Wirklichkeit läßt sich die Annahme e<strong>in</strong>er solchen Domweihe im Jahr 1179 nicht<br />
über das 15.Jahrhundert h<strong>in</strong>aus zurückverfolgen, und erst im 16.Jahrhundert erlangte sie e<strong>in</strong>e<br />
gewisse Verbreitung. Andere Thesen stehen auf ähnlich unsicheren Füßen. Als Ergebnis des<br />
Forschungsberichts entstand nicht nur e<strong>in</strong> <strong>in</strong>teressantes Bild der Wahrnehmung des Baus über<br />
mehrere Jahrhunderte, sondern es ist festzuhalten, daß wir <strong>in</strong> der Erforschung zu den<br />
Vorgängerbauten des heutigen Domes am Anfang stehen. Die eben erst abgeschlossenen Grabungen<br />
unter dem Domchor, die e<strong>in</strong>ige Ste<strong>in</strong>lagen e<strong>in</strong>er Apsis zur Vorsche<strong>in</strong> brachten, stellen den ersten<br />
Schritt zu neuen Erkenntnissen dar.<br />
Costruire una cattedrale. L’Opera di S. Maria di Siena tra XII e XIV secolo<br />
Andrea Giorni / Tefano Moscadelli<br />
Le tematiche oggetto della trattazione si collegano ad ambiti storiografici che, ormai da decenni,<br />
propongono riflessioni sulla natura di quel fenomeno di portata europea costituito dall’edificazione<br />
di cattedrali <strong>in</strong> età medievale: riflessioni che hanno contribuito a porre <strong>in</strong> luce vicende costruttive e<br />
impatto urbanistico dei nuovi complessi ecclesiali, ripercussioni socio-economiche e tecnologiche,<br />
aspetti legati al f<strong>in</strong>anziamento dei cantieri ed implicazioni politico-istituzionali, nonché forme di<br />
‘cristianesimo civico’ che caratterizzarono tante realtà dell’Europa basso-medievale.<br />
Prima del presente lavoro il caso senese presentava un quadro storiografico riferimento caratterizzato<br />
soprattutto da parziali raccolte documentarie, sulle quali nel corso del Novecento si erano fondate<br />
monografie di carattere localistico. L’aver assunto <strong>in</strong>vece il cantiere della cattedrale (opus/opera) e la<br />
sua forma istituzionalizzata costituita dall’Opera/fabbriceria come elemento centrale della trattazione<br />
ha portato ad un confronto con problematiche storiografiche di portata più generale. Innanzitutto<br />
si è tracciata l’evoluzione che condusse alla def<strong>in</strong>izione istituzionale del cantiere, cogliendo i momenti<br />
di passaggio da una realtà meramente esecutiva ad una ben più articolata struttura <strong>in</strong>serita nel<br />
contesto del governo cittad<strong>in</strong>o d’impronta comunale. Ciò ha determ<strong>in</strong>ato la riconsiderazione del<br />
ruolo assunto dal cantiere della cattedrale nella società urbana basso-medievale: tematica tradizionale<br />
e ricca di riflessi storiografici di portata europea, che s<strong>in</strong> dal secondo dopoguerra si sono orientati<br />
verso una risposta di carattere storico-economico, <strong>in</strong>centrandosi sull’impatto avuto dal cantiere<br />
stesso sul complesso della vita economica cittad<strong>in</strong>a. Ma una volta accertato che sul piano quantitativo<br />
l’<strong>in</strong>vestimento di risorse nel cantiere senese fu nel complesso relativamente contenuto, si è voluto<br />
<strong>in</strong>dagare più a fondo su un fenomeno che è apparso <strong>in</strong> verità assai complesso. In s<strong>in</strong>tesi, si può<br />
affermare che le motivazioni del sorgere di una grande fabbrica per la costruzione della chiesa<br />
maggiore (maior ecclesia) <strong>in</strong> una città comunale si ritrovano <strong>in</strong> un più articolato <strong>in</strong>treccio di ambiti,<br />
comprendenti la funzione del cantiere e della ‘cattedrale cittad<strong>in</strong>a’ <strong>in</strong> un panorama segnato da una<br />
religiosità diffusa, ma anche da una ‘religiosità civica’ non esente da forti componenti di propaganda<br />
politica.<br />
Si collega direttamente a queste premesse il tema della disponibilità f<strong>in</strong>anziaria e più <strong>in</strong> generale<br />
delle risorse dest<strong>in</strong>ate ai lavori, risorse dipendenti spesso <strong>in</strong> misura preponderante dalle strutture<br />
82