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Statusbericht - Homepage - Kunsthistorisches Institut in Florenz

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Gaspare Mola,<br />

Medaglia di Urbano<br />

VIII, oggi<br />

distrutta.<br />

München,<br />

Staatliche<br />

Münzsammlung.<br />

Felice <strong>in</strong> Piazza. Als hilfreich für die Interpretation dieser Bilder erwies sich die Auswertung<br />

religiöser Texte regionaler Autoren und anderer literarischer Quellen, die außer <strong>in</strong> der<br />

Bibliothek des Kunsthistorischen <strong>Institut</strong>s vor allem <strong>in</strong> den Sammlungen der<br />

Maruccelliana, der Riccardiana und Moreniana vorgenommen werden konnte.<br />

Le medaglie papali del primo Seicento<br />

Lucia Simonato<br />

Questo progetto di ricerca, relativo ad una tesi di dottorato (sotto la guida della prof.ssa<br />

Paola Barocchi, presso la Scuola Normale Superore di Pisa, corso di perfezionamento<br />

ottobre 1999-ottobre 2002), è <strong>in</strong>centrato sul tema della medaglistica papale di primo<br />

Seicento. La tesi si articola <strong>in</strong> due parti: un saggio <strong>in</strong>troduttivo di tre capitoli e un catalogo.<br />

Grazie ad un’ampia e preziosa documentazione fotografica, gentilmente messa a<br />

disposizione dall’Istituto Poligrafico e Zecca di Stato, è stato possibile condurre l’analisi<br />

dei coni e dei punzoni di medaglie barocche papali ancora oggi conservati presso il<br />

Museo della Zecca di Roma, ed elaborare <strong>in</strong> questo modo una scheda di catalogo che<br />

presenta sia una valutazione tecnica delle medaglie seicentesche (prime emissioni, riconi<br />

successivi, ibridi), sia un’analisi stilistico-iconografica dei s<strong>in</strong>goli pezzi (problemi attributivi,<br />

<strong>in</strong>dividuazione dei modelli, analisi delle fonti figurative e letterarie, fortuna visiva, ecc.).<br />

Nel saggio <strong>in</strong>troduttivo sono stati <strong>in</strong>vece presi <strong>in</strong> considerazione diversi aspetti della<br />

produzione medaglistica barocca, per affrontare i quali ci si è basati soprattutto su<br />

documenti <strong>in</strong>editi r<strong>in</strong>tracciati presso l’Archivio di Stato di Roma e la Biblioteca Apostolica<br />

Vaticana (<strong>in</strong> particolar modo nel fondo dei manoscritti Barber<strong>in</strong>iani Lat<strong>in</strong>i, Chigiani e<br />

nell’Archivio Barber<strong>in</strong>i). Un primo capitolo è dedicato all’organizzazione della zecca<br />

romana: non solo i programmi e disegni, sui quali il papa esercitava un diretto ed attivo<br />

controllo, ma anche la produzione tecnica dei coni ad opera di una serie di <strong>in</strong>cisori che<br />

si alternarono a Roma nell’arco di una trent<strong>in</strong>a d’anni (i modelli <strong>in</strong> cera, l’<strong>in</strong>cisione,<br />

l’aggiornamento dei coni, l’impiego dei punzoni). La diversità dei prodotti coniati <strong>in</strong><br />

zecca, che potevano essere sia di qualità assai elevata (per esempio nel caso della cosiddetta<br />

„medaglia annuale“, donata dal papa ogni anno alla corte pontificia), sia di fattura<br />

molto scadente (come le medagliette devozionali con appiccagnolo da distribuirsi <strong>in</strong><br />

grande numero alle folle di fedeli <strong>in</strong> occasioni di giubilei ed altre ricorrenze religiose)<br />

nasceva dalla diversità di occasioni per le quali questa produzione era stata meditata. Il<br />

secondo capitolo è <strong>in</strong>centrato su tutte quelle occorrenze liturgiche all’<strong>in</strong>terno delle quali<br />

le medaglie papali avevano conosciuto un concreto utilizzo (la lavanda, il possesso, la<br />

fondazione di edifici, il giubileo), e alle quali erano orig<strong>in</strong>ariamente dest<strong>in</strong>ate, offrendosi<br />

solo <strong>in</strong> un secondo momento come oggetti di dono (<strong>in</strong><br />

occasione di visite di regnanti e ambasciatori, legazioni,<br />

battesimi ecc.) e divenendo fruibili da un pubblico più<br />

ampio. La riprova della diffusione ed importanza di questo<br />

oggetto nel Seicento è r<strong>in</strong>tracciabile nella ricca fortuna visiva<br />

che lo contraddist<strong>in</strong>se e nell’affermarsi di primi episodi<br />

romani di collezionismo, modellati sull’esempio delle<br />

contemporanee raccolte antiquarie: questo è il tema del terzo<br />

capitolo. Inserite all’<strong>in</strong>terno di una serie, le medaglie papali<br />

potevano dunque, al pari di quelle romane degli imperatori,<br />

permettere di ricostruire la vita e le res gestæ dei pontefici,<br />

divenendo alla f<strong>in</strong>e del secolo oggetto di una specifica<br />

trattatistica numismatica (dal Du Mol<strong>in</strong>et al Bonanni).<br />

33<br />

Forschungen des wissenschaftlichen Nachwuchses

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