ASFL SVBL Bulletin 2020/4

25.11.2020 Aufrufe

commande expressément à ses membres de participer au test de compatibilité climatique de l’OFEV. «Montrer par des chiffres concrets la corrélation entre un comportement en matière d’investissement et le réchauffement du climat contribue de manière décisive à la sensibilisation dans le secteur de la finance», résume Anna Wälty. L’OFEV, qui a analysé l’offre de formation dans le domaine de la finance, appelle par ailleurs à renforcer les compétences en matière d’environnement et de protection du climat. Protezione del clima: un’esigenza sentita nei settori più disparati Dal 2017 l’Associazione Svizzera per la Formazione professionale in Logistica (ASFL SVBL) collabora con il Programma per il clima della Confederazione per integrare la protezione del clima nella formazione nel settore della logistica. Anche altri settori si impegnano, affinché i loro futuri collaboratori agiscano nel rispetto del clima e offrano corsi di formazione e di formazione continua adeguati. In Svizzera, circa il 45 per cento del consumo energetico e circa un quarto delle emissioni di gas serra sono attribuibili agli edifici: case vecchie, mal isolate, prevalentemente dotate di impianti di riscaldamento a combustibili fossili o a riscaldamento elettrico convenzionale. «Il settore edile può effettivamente costituire una leva particolarmente efficace a favore del clima», conferma anche Anna Wälty, responsabile per la formazione in seno al Programma per il clima. Costruzioni in legno, doppiamente efficaci Il legno è considerato il serbatoio di CO 2 per eccellenza: un metro cubo di legno pesa circa 500 chili. Circa la metà è costituita da carbonio, che equivale a sua volta a una tonnellata di CO 2 sequestrata. La costruzione di edifici in legno consente pertanto di sequestrare a lungo il CO 2 . Gli edifici in legno offrono dunque al clima una doppia protezione: legano il CO 2 e al Dall’autore Anna Wälty UFAM, responsabile per la formazione del programma clima contempo sostituiscono materiali come il calcestruzzo, l’acciaio o i mattoni, la cui produzione genera quantità elevate di emissioni di CO 2 . I carpentieri hanno quindi un ruolo importante nella protezione del clima, tenuto conto del fatto che ogni anno quasi 800 giovani optano per una formazione in questo settore, che per altro crea circa 300 nuovi posti di lavoro ogni anno. Per questo motivo, il Programma per il clima si impegna nella revisione dell’attestato federale di capacità (AFC) di carpentiere: su richiesta di Holzbau Schweiz, i servizi competenti per la formazione degli Uffici federali dell’ambiente (UFAM) e dell’energia (UFE) hanno commissionato un’analisi di base per determinare aspetti e interfacce della professione rilevanti in materia climatica, ambientale ed energetica. Partendo da questa analisi, saranno formulate le competenze nel piano formativo del settore. Negli strumenti didattici utilizzati verranno inoltre esaminati e, se necessario, completati i contenuti in materia di energia e protezione del clima. Nell’ottica della formazione professionale superiore, la Confederazione sostiene l’elaborazione di un «Laboratorio delle costruzioni in legno» digitale. Infine, pubblica una serie di articoli sulle riviste settoriali «First» e «Wir Holzbauer» per sensibilizzare il settore alle innovazioni nell’ambito dell’energia, dell’ambiente, del clima e delle risorse. Riscaldare proteggendo il clima Nel corso del suo ciclo di vita, il consumo energetico di un edificio di media grandezza non avviene prevalentemente nell’ambito della sua costruzione, bensì del suo riscaldamento. Almeno per ora. «Questo rapporto potrebbe eventualmente invertirsi in futuro, se saranno utilizzate tecnologie di riscaldamento più efficaci», spiega Anna Wälty. Il legno può svolgere un ruolo importante anche nell’ambito del riscaldamento: sostituendo un chilogrammo di olio da riscaldamento con legno, si prevengono infatti emissioni pari a oltre tre chilogrammi di CO 2 . 54

Esperti dei vigili del fuoco e degli spazzacamini assicurano a loro volta che gli impianti di riscaldamento siano regolati in modo ottimale e puliti a fondo. I fumisti utilizzano le loro conoscenze e competenze per installare gli impianti di riscaldamento più diversi, dai caminetti ai più moderni impianti di riscaldamento a gas per tutta la casa. A loro volta, i tecnici addetti al controllo degli impianti a combustione e gli spazzacamini fanno il necessario, affinché gli impianti di riscaldamento siano regolati in modo ottimale e puliti in profondità. Impianti puliti e gestiti in modo corretto rimangono in funzione più a lungo, consumano meno combustibile, emettono meno inquinanti e offrono maggiore sicurezza. Con un’offerta di corsi innovativa, sviluppata dai settori interessati e sostenuta dall’UFAM, la Confederazione si impegna nella formazione e nella formazione continua di questo settore così importante per il clima. Sul sito Internet www.point-of-fire.ch, colleghi esperti offrono consigli ai professionisti interessati. Inoltre, nella rubrica «Cassetta degli attrezzi» possono frequentare un corso su come condurre colloqui di consulenza con i loro clienti o imparare in modo ludico nell’ambito di un quiz come valutare i propri clienti. Altri strumenti utili sono disponibili sotto forma di raccolte di materiale scaricabili per tema e schede informative su come gestire in modo pulito un impianto di riscaldamento a legna. Investimenti ecocompatibili La protezione del clima viene sempre più presa in considerazione anche in settori estranei alla produzione e alla manutenzione di beni materiali. Anche il settore finanziario, un rappresentante per eccellenza del settore terziario, si impegna in misura sempre maggiore a sensibilizzare e a istruire al riguardo i giovani in formazione, suoi futuri collaboratori. Numerose scuole universitarie superiori offrono nei loro programmi di laurea triennale in materia di banche e finanza corsi sul tema «sostenibilità e finanza», tuttavia prevalentemente facoltativi. La tematica è invece tuttora ignorata nella formazione professionale di base e superiore del settore. Con la loro strategia di investimento, gli istituti finanziari esercitano una notevole influenza sull’economia e la sua compatibilità climatica: quanto più l’operato di un’azienda in cui una banca investe è sostenibile, tanto maggiore sarà il contributo alla protezione del clima. La Confederazione ha pertanto sviluppato un esame di compatibilità climatica, che consente a banche, casse pensioni e assicurazione di testare su base volontaria, in modo anonimo e gratuito, la compatibilità climatica dei loro portafogli finanziari. L’Associazione svizzera dei banchieri (ASB) raccomanda espressamente ai propri membri di partecipare agli esami di compatibilità climatica elaborati dall’UFAM. «Dati tangibili che mostrano quanto sia forte il legame tra il comportamento degli investimenti e il riscaldamento globale contribuiscono in modo determinante a sensibilizzare il settore finanziario», conclude Anna Wälty. L’UFAM ha inoltre analizzato l’offerta formativa nel settore finanziario e raccomanda di rafforzare le competenze in materia di protezione dell’ambiente e del clima. Bulletin 4-2020 55

commande expressément à ses<br />

membres de participer au test<br />

de compatibilité climatique de<br />

l’OFEV. «Montrer par des chiffres<br />

concrets la corrélation entre un<br />

comportement en matière d’investissement<br />

et le réchauffement<br />

du climat contribue de manière<br />

décisive à la sensibilisation dans<br />

le secteur de la finance», résume<br />

Anna Wälty. L’OFEV, qui a analysé<br />

l’offre de formation dans le domaine<br />

de la finance, appelle par<br />

ailleurs à renforcer les compétences<br />

en matière d’environnement<br />

et de protection du climat.<br />

Protezione del clima: un’esigenza sentita nei<br />

settori più disparati<br />

Dal 2017 l’Associazione Svizzera per la Formazione professionale in Logistica (<strong>ASFL</strong> <strong>SVBL</strong>) collabora con il<br />

Programma per il clima della Confederazione per integrare la protezione del clima nella formazione nel<br />

settore della logistica. Anche altri settori si impegnano, affinché i loro futuri collaboratori agiscano nel<br />

rispetto del clima e offrano corsi di formazione e di formazione continua adeguati.<br />

In Svizzera, circa il 45 per cento<br />

del consumo energetico e circa<br />

un quarto delle emissioni di gas<br />

serra sono attribuibili agli edifici:<br />

case vecchie, mal isolate, prevalentemente<br />

dotate di impianti<br />

di riscaldamento a combustibili<br />

fossili o a riscaldamento elettrico<br />

convenzionale. «Il settore edile<br />

può effettivamente costituire una<br />

leva particolarmente efficace a favore<br />

del clima», conferma anche<br />

Anna Wälty, responsabile per la<br />

formazione in seno al Programma<br />

per il clima.<br />

Costruzioni in legno, doppiamente<br />

efficaci<br />

Il legno è considerato il serbatoio<br />

di CO 2 per eccellenza: un metro<br />

cubo di legno pesa circa 500 chili.<br />

Circa la metà è costituita da carbonio,<br />

che equivale a sua volta a<br />

una tonnellata di CO 2 sequestrata.<br />

La costruzione di edifici in legno<br />

consente pertanto di sequestrare<br />

a lungo il CO 2 . Gli edifici in legno<br />

offrono dunque al clima una doppia<br />

protezione: legano il CO 2 e al<br />

Dall’autore<br />

Anna Wälty<br />

UFAM, responsabile per la formazione del programma clima<br />

contempo sostituiscono materiali<br />

come il calcestruzzo, l’acciaio o<br />

i mattoni, la cui produzione genera<br />

quantità elevate di emissioni di<br />

CO 2 .<br />

I carpentieri hanno quindi un ruolo<br />

importante nella protezione<br />

del clima, tenuto conto del fatto<br />

che ogni anno quasi 800 giovani<br />

optano per una formazione<br />

in questo settore, che per altro<br />

crea circa 300 nuovi posti di lavoro<br />

ogni anno. Per questo motivo,<br />

il Programma per il clima si impegna<br />

nella revisione dell’attestato<br />

federale di capacità (AFC) di carpentiere:<br />

su richiesta di Holzbau<br />

Schweiz, i servizi competenti per<br />

la formazione degli Uffici federali<br />

dell’ambiente (UFAM) e dell’energia<br />

(UFE) hanno commissionato<br />

un’analisi di base per determinare<br />

aspetti e interfacce della professione<br />

rilevanti in materia climatica,<br />

ambientale ed energetica.<br />

Partendo da questa analisi, saranno<br />

formulate le competenze nel<br />

piano formativo del settore. Negli<br />

strumenti didattici utilizzati verranno<br />

inoltre esaminati e, se necessario,<br />

completati i contenuti<br />

in materia di energia e protezione<br />

del clima. Nell’ottica della formazione<br />

professionale superiore, la<br />

Confederazione sostiene l’elaborazione<br />

di un «Laboratorio delle<br />

costruzioni in legno» digitale. Infine,<br />

pubblica una serie di articoli<br />

sulle riviste settoriali «First» e «Wir<br />

Holzbauer» per sensibilizzare il<br />

settore alle innovazioni nell’ambito<br />

dell’energia, dell’ambiente, del<br />

clima e delle risorse.<br />

Riscaldare proteggendo il clima<br />

Nel corso del suo ciclo di vita, il<br />

consumo energetico di un edificio<br />

di media grandezza non avviene<br />

prevalentemente nell’ambito<br />

della sua costruzione, bensì del<br />

suo riscaldamento. Almeno per<br />

ora. «Questo rapporto potrebbe<br />

eventualmente invertirsi in futuro,<br />

se saranno utilizzate tecnologie<br />

di riscaldamento più efficaci»,<br />

spiega Anna Wälty. Il legno può<br />

svolgere un ruolo importante anche<br />

nell’ambito del riscaldamento:<br />

sostituendo un chilogrammo<br />

di olio da riscaldamento con legno,<br />

si prevengono infatti emissioni<br />

pari a oltre tre chilogrammi<br />

di CO 2 .<br />

54

Hurra! Ihre Datei wurde hochgeladen und ist bereit für die Veröffentlichung.

Erfolgreich gespeichert!

Leider ist etwas schief gelaufen!