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Friedenswege 2010 - Dolomitenfreunde

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DF II/<strong>2010</strong> -8-<br />

Pal piccolo - è sempre un piacere<br />

di Alex Cabas<br />

Il Carso mi accoglie e mi avvolge con il proprio profumo aspro di timo e di mille essenze, sto camminando<br />

lungo la storia, a sinistra ed a destra del sentiero trincee, camminamenti, caverne feriscono la terra, terra<br />

sconvolta come il nostro Pal piccolo da eventi catastrofici che hanno privato del prezioso bene della vita<br />

milioni di giovani e seminato lutti in ogni contrada. I luoghi sono splendidi pur se pregni di tristi ricordi, la<br />

mente vaga e mi trovo a pensare ai 15 giorni splendidi trascorsi sul Pal piccolo in compagnia di gente<br />

eccezionale, ma procediamo per gradi:<br />

Venerdì 30/7 <strong>2010</strong><br />

Ho dormito poco, tanta era l‟eccitazione tant‟è che alle 3 e mezza sono già in viaggio, la strada scorre rapida<br />

ed ecco, nella nebbia, il Campo Base. Sono le 5.45 e tutti dormono ancora, sono padrone assoluto di tutto ciò<br />

che vedo, nella nebbia a pochi passi da me un capriolo sta brucando l‟erba timidamente, cerco di non far<br />

rumore ed alla fine la figura appena abbozzata scompare nella nebbia. Arriva Edy, a poco a poco il Campo<br />

base si anima, compaiono i cuochi poi il teleferista, carichiamo i nostri averi sul carrello poi Edy ed io ci<br />

avvìamo, sotto la pioggia, lungo il sentiero: Non finirò mai di ringraziare Edy per la pazienza dimostrata nel<br />

sopportare il mio lento incedere!<br />

Appare, in lontananza, la Buehne, Martin sta tirando su le nostre cose, dentro il container le lingue si<br />

sovrappongono dando l‟idea di una spinta internazionalità, ben presto, però, tutti se ne vanno lasciandoci soli<br />

… davanti ad un bel piatto di pastasciutta fumante! Durante il pomeriggio, è arrivato anche Daniele che però<br />

ci lascerà domenica sera. Il tempo si mantiene costantemente al brutto e la sera si alza un vento che definire<br />

impetuoso mi sembra riduttivo, ma il sonno ha la meglio su di noi e il sacco a pelo ci accoglie in un caldo<br />

abbraccio.<br />

Sabato 31/7<br />

Dopo una nottata di ottimo riposo, rinfrancati, saliamo a vedere i lavori, arriva Claudio, accolto da un<br />

profumino di … pastasciutta e patate al forno, dopo il pranzo la teleferica porta fino a noi i pacchi- viveri di<br />

Alessandro-Kellermeister e Francesca-Palkoga, dalla mole arguisco che, almeno per questa settimana non<br />

moriremo di fame. Nel pomeriggio arriva anche Klaus, la vecchia compagnia si va riformando, a sera<br />

chiacchiere condiscono l‟ennesima pastasciutta, poi Morfeo ci chiama ad uno ad uno e il rifugio si vuota<br />

mentre inizia il concerto per segheria ed orchestra.<br />

Domenica 1/8<br />

Dopo una notte stellata di quelle che solo quassù si possono ammirare, inizia una giornata caratterizzata da<br />

tempo splendido e calma di vento. Klaus, che ha portato su foto inedite si dà da fare per abbellire le pareti del<br />

container, mentre Edy e Claudio con i potenti mezzi che hanno portato con sé, riparano finestre, spaccano<br />

pietre e fanno tutti quei lavori di manutenzione che di solito si rimanderebbero all‟anno prossimo. Arrivano i<br />

“salvatori della Patria” Francesca ed Alessandro che si danno subito da fare, nel frattempo la comitiva si è<br />

allargata: è arrivato Bruno da Latina, una persona solare con tanta voglia di fare e dall‟entusiasmo<br />

comunicativo, poi delle voci annunciano l‟arrivo di Stefano e Tania. A pranzo risi con le verze e tris di<br />

bruschette vanno a stuzzicare i nostri villi intestinali.<br />

Il pomeriggio è dedicato a piantare, con<br />

opportuna cerimonia, un cartello indicatore onde<br />

indicare ai nuovi venuti la “Via dolens” ossìa la<br />

via che conduce alla “Nutellafabrik”, poi tutti a<br />

far qualcosa, Daniele ridipinge la Villa<br />

Tropfstein (ne aveva bisogno). Io mostro a<br />

Bruno e Stefano i muri da riparare, poi con<br />

nostro disappunto Daniele ci lascia brontolando,<br />

deve rientrare, suo malgrado al lavoro. Ma la<br />

giornata vola, il sole sta calando, lontano,<br />

sull‟Alpe di Mauthen si accendono le prime luci,<br />

i campanacci delle mucche si fanno sentire,<br />

sempre più fiochi, anche i belati delle greggi a<br />

spasso sul Cellon si fanno sempre più radi, le<br />

prime stelle iniziano a forare la volta celeste in<br />

un gioco eterno: è la magìa del Pal che si perpetra giorno dopo giorno sempre uguale ma ogni volta fonte di<br />

stupore per noi piccoli granelli di sabbia. Ma un certo profumino ci richiama alla realtà: Stasera lasagne di<br />

polenta, zucchine e carote e macedonia di frutta a volontà metteranno a tacere i nostri stomaci brontoloni, la<br />

serata vola via tranquilla e serena il resto è solo … un assolo di tromboni.

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