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Indro Montanelli:<br />
Il Tirolo del Sud é stato aggregato all`Italia,<br />
ma non è mai stato,<br />
non è, e non sará mai Italia!<br />
Dietro l`indipendentismo tirolese c`è una vera cultura diversa dalla nostra. Vi è una lingua diversa<br />
dalla nostra ; ci sono usi e costumi diversi dai nostri. Vi è una storia di secoli diversa dalla nostra e<br />
anzi, per quasi un paio di questi secoli,in conflitto con la nostra.<br />
Vi è insomma la coscienza che il Tirolo del Sud é stato aggregato all`Italia ,ma non è,non è mai stato<br />
e non sará mai Italia. Il separatismo tirolese è un vero e proprio irredentismo,che noi siamo costretti<br />
a rispettare per il semplice motivo che, quando era l`Austria ad occupare terre italiane eravamo noi<br />
italiani che lo facevamo contro l`Austria.<br />
Di questo problema,che non cesserá mai di darci dei grattacapi, è difficile parlare oggettivamente.<br />
Secondo me commettemmo un grave errore annettendoci,dopo la prima guerra mondiale ,il Sud<br />
Tirolo, dove nessuno ci aspettava e ci desiderava.<br />
Ci desideravano e ci aspettavano gli italiani e gli Slavi italianizzati ( ce n`erano tanti ) di Trieste,-<br />
dell`Istria e della Dalmazia. Ci desideravano e ci aspettavano gli italiani di Trento; ma gli austriaci<br />
del Sud Tirolo non ci aspettavano e non ci desideravano, punto. Noi avremmo fatto molto meglio<br />
limitandoci all`annessione del Trentino italiano fino a Salorno, dove la lingua italiana finisce e<br />
comincia quella tedesca.<br />
Purtroppo i nostri statisti si ispirarono a un altro concetto : quello della sicurezza delle frontiere, e<br />
senza dubbio la frontiera piú sicura era il Brennero, che tagliava in due il Tirolo<br />
lasciando all`Italia quello del Sud.<br />
Oggi ,con le armi moderne, la sicurezza delle frontiere è un concetto che fa ridere, ma, purtroppo<br />
,indietro non si puó tornare perché nel frattempo migliaia di italiani si sono trasferiti in quella contrada,<br />
creandovi una situazione che,per non degenerare in conflitto, richiede miracoli di saggezza e<br />
di equilibrio, ma piú ancora richiede, da ambo le parti ,il riconoscimento dei propri torti. Noi ne<br />
abbiamo parecchi. Il primo e fondamentale, è di occupare una terra non nostra.<br />
Il secondo è quello di averla voluta, per tutto il periodo fascista,italianizzare attirandovi gente nostra<br />
e violentandone le strutture.<br />
I tirolesi sono dei montanari conservatori che hanno il culto dei loro paesaggi ,dei loro boschi, delle<br />
loro architetture ,della loro organizzazione patriarcale ( il maso chiuso” ).<br />
Noi vi portammo le fabbriche, il sindacalismo, gli scioperi, il chiasso e purtroppo anche una amministrazione<br />
che rendeva ancora piú struggente, nella memoria dei locali, il ricordo di quella austriaca,<br />
modello di correttezza e di efficienza.<br />
Io ammiro molto la fedeltá dei tirolesi alla loro terra, al loro modo di vivere,alle loro tradizioni; che<br />
non gli permetterá mai di diventare italiani. (Oggi)<br />
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