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Abstractband 2012 - Jahreskongress gynécologie suisse, SGGG

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<strong>Jahreskongress</strong> <strong>gynécologie</strong> <strong>suisse</strong> <strong>2012</strong>Poster ohne Präsentation / Poster sans présentationNr. P 178Nr. P 179Minilaparotomia, una buona alternativa in casiparticolari: un caso clinico di un tumore ovaricoa cellule germinali bilateraleAutoren/ Auteurs: Sturm A., Bolla D., Deseö N., Schöning A.,Leimgruber C.Klinik/ Clinique: Abteilung Gynäkologie und Geburtshilfe, SpitalregionFürstenland Toggenburg – WilIntroduzione: Il Teratoma maturo cistico (TMC) dell’ovaio rappresentail 44% dei tumori ovarici. Il risultato estetico nella scelta deltipo d’intervento gioca, soprattutto nelle giovani donne, un ruolo importante.L’intervento prediletto per i tumori ovarici benigni è quellolaparoscopico. Una possibile alternativa, tra l’approccio laparoscopicoe quello laparotomico, è la minilaparotomia (ML) che rappresenta,in casi selezionati e grazie alla sua piccola incisione (dai 4 ai9cm), una interessante opzione.Caso clinico: Vi riportiamo un caso di una 39enne che si è presentatapresso il nostro ospedale con dolori addominali acuti. In anamnesiremota la paziente aveva avuto, cinque mesi prima, un parto spontaneosenza complicazione. Durante questa gravidanza le era stato diagnosticatoun teratoma bilaterale multicistico di ca. 6 cm l’uno. Per nonmettere a rischio la gravidanza non fu eseguito alcun intervento. Conil sospetto di una torsione ovarica a sinistra, la paziente fu sottopostaad un intervento laparoscopico che permise, con una detorsionedell’ovaio stesso, il ripristino della sua funzionalità. Al fine di evitareuna rottura accidentale del TMC di sinistra l’intervento fu interrotto.Un’enucleazione delle cisti tramite una ML fu eseguita 2 settimanedopo mediante una incisione di 7 cm a livello soprapubico. A sinistrafu eseguita, a causa delle dimensioni del TMC, un’annessectomia mentrea destra l’ovaio poté essere conservato. Due mesi dopo l’intervento,la paziente era in buone condizioni generali con mestruazioni regolarie senza sintomi post-menopausali. L’ ovaio era perfettamente intatto.Discussione: Nel 10-15% dei casi il TMC può essere bilaterale e multicisticoe nell’1-2% può esserci anche una trasformazione maligna. Duranteun intervento la complicazione più frequente è la rottura di unaTMC con riversamento del contenuto in cavità addominale. Questopuò verificarsi sia durante un intervento laparoscopico (15-100%) chelaparotomico (4-13%). Il vantaggio di una ML rispetto alla laparoscopianon consiste solo in tempi operatori più brevi e in un minor tempo diapprendimento della tecnica ma soprattutto nella possibilità di poterestrarre la massa pelvica dalla cavità addominale riducendo, da unaparte, il rischio di rottura e dall’altra il danno al tessuto ovarico.Conclusione: In casi selezionati la ML, in cui il MCT è bilaterale emulticistici, può essere considerato un buon compromesso tra il risultatoestetico e l›esito finale dell›operazione. In fase di stampa nella rivistascientifica: Case Reports in Obstetrics and Gynecology. Manuscritton°. 589568. Accettato il 25.12.2011.Gynäkologische Probleme bei Transsexuellen:eine Analyse von 1956 KonsultationenAutoren/ Auteurs: Rohner S., Birkhäuser M., Santi A., Mueller M.D.,Kuhn A.Klinik/ Clinique: Universitätsklinik für Frauenheilkunde, Inselspital, BernEINFÜHRUNG: Im Alltag einer gynäkologischen Klinik sind wir mittranssexuellen Patienten konfrontiert, was zu Unsicherheiten führenkann, welche mehrheitlich durch die grosse Breite an chirurgischen Rekonstruktionsmöglichkeitenund auch durch die ungewöhnliche hormonelleSituation verursacht werden. Ziel dieser Studie war herauszufinden,welche gynäkologischen Beschwerden und Probleme beiTranssexuellen in der ambulanten Sprechstunde auftreten.MATERIAL UND METHODEN: Wir haben eine retrospektive Analysevon 1956 Konsultationen zwischen Dezember 2000 und Januar 2011durchgeführt. 78 transsexuelle Patienten nach geschlechtsangleichenderOperation konnten eingeschlossen werden, davon waren 69Mann-zu-Frau (Male-to-Female; MTF) und neun Frau-zu-Mann (Female-to-Male;FTM) Transsexuelle.Die Patienten wurden gynäkologisch untersucht einschliesslich Kolposkopie,PAP-Abstrich, Rektaluntersuchung, Urinprobe, bakteriologischenAbstrichen für sexuell übertragbare Erkrankungen und Brustpalpation.Die Inzidenz von Vaginal-, Vulva- und Mammakarzinomenwurde berechnet und vaginale und Harnwegsinfektionen sowie auffälligerFluor und kolposkopische Auffälligkeiten beobachtet.ERGEBNISSE: Es konnten keine exophytischen Tumoren der Neovaginabei MTF Transsexuellen oder der Vagina bei FTM Transsexuellenfestgestellt werden. Bei elf MTF Transsexuellen konnten kolposkopischessigweisse Läsionen festgestellt und biopsiert werden. Bei neun Patientinnen(13%) wurde Narbengewebe, bei einer Patientin ein Lichensclerosus (1.4%), bei einer weiteren Patientin eine unspezifische Entzündung(1.4%) diagnostiziert. Bei einer 59jährigen MTF Transsexuellenwurde ein Mammakarzinom (1.45%) diagnostiziert. Eine MTF Transsexuelleerlitt eine Chlamydieninfektion und drei MTF Transsexuellebenötigten eine Behandlung einer bakteriellen Vaginose mit Metronidazolund Lactobacillen. Ein FTM Transsexueller erlitt eine Gonorrhoe.Die Hälfte der Patienten stimmten einem HIV-Test zu, dieser war bei allennegativ.SCHLUSSFOLGERUNG: Transsexuelle Patienten stellen sich am häufigstenmit Harnwegsinfekten, genitalen Infektionen und Atrophie inder ambulanten Sprechstunde vor. Ein regelmässiges Screening fürmaligne Erkrankungen ist wie bei anderen Patientinnen indiziert, auchwenn die Inzidenz für Mammakarzinome in unserem Kollektiv nicht erhöhtwar.84

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