Brixner News, 5. Ausgabe, 2014/15

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BRIXNER Ausgabe 05 · März · 2014/15
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Intervista al nuovo allenatore della squadra Under 10 B
Andrea Zerbini
I ragazzi lo sapevano da un po’ e i genitori anche, ma Daniel
Oberhuber alla fine del girone di andata ha lasciato
la società per trasferirsi a Vienna. Cercare un sostituto
all’altezza non è mai facile, ma credo che anche questa
volta la società abbia centrato l’obiettivo contattando
Andrea Zerbini. Ecco una piccola introduzione al nuovo
allenatore della squadra Under 10 B.
È la tua prima esperienza come
allenatore di calcio ma hai invece
ottimi trascorsi come insegnante.
Come hai trovato i nostri
ragazzi e soprattutto cosa
ti è sembrato di queste prime
giornate?
L’approccio con i ragazzi è stato
ottimo. Avevo qualche timore per
la lingua, ma fortunatamente non
è stato scoglio in nessun modo. I
ragazzi mi hanno accolto molto
calorosamente e si sono subito
affidati ai miei metodi. Credo che
questa prima parte di conoscenza
sia molto importante e quindi
gli dedicherò tutto il tempo di cui
necessita. Ritengo fondamentale
da parte dei ragazzi conoscere il
proprio allenatore e da parte mia
conoscere fino a fondo i ragazzi e
le dinamiche che regolano il loro
gruppo, per poter poi lavorare a
tutto tondo sui ragazzi come uomini
e come calciatori.
Dal tuo punto di vista, raccontaci
una nota positiva e una assolutamente
da migliorare nella
tua squadra.
Una nota positiva che ho trovato
nella mia squadra è l’entusiasmo.
Ragazzi pieni di entusiasmo e questa
è una caratteristica eccezionale
che li porta ad essere curiosi
verso il nuovo, a voler imparare,
sperimentare, mettersi in gioco ed
affrontare le difficoltà.
Invece un aspetto a mio parere su
cui bisogna migliorare molto è lo
spirito di squadra. Mi piacerebbe
trasmettere ai ragazzi l’importanza
che ha lo spirito di squadra, che
poi si ripercuote nella vita dei ragazzi
e anche nel gioco, prima durante
e dopo le partite.
Quali pensi siano le competenze
da trasferire ai ragazzi in questa
fase?
Ritengo che le competenze da
trasferire ai ragazzi in questo momento
siano su due livelli. Un
primo livello più generale che va
a formare la persona. Quindi il rispetto,
l’entusiasmo, la lealtà e la
capacità di affrontare problemi e
difficoltà. Nel secondo livello metto
al primo posto la coordinazione,
la conoscenza del proprio corpo e
di tutte le sue potenzialità. Così facendo
aumenta la concentrazione
e la capacità di apprendimento.
Ovviamente essendo calciatori anche
tutta la parte legata alla tecnica
e al gioco.
Infine, beh cosa ne pensi della
nostra società ora che ci sei dentro?
Mi sono trasferito in Alto Adige
per fare l’insegnante e mai avrei
pensato di fare l’ allenatore di calcio,
anche se era dei miei sogni
nel cassetto. Nel momento in cui
Mauro Monti mi ha contattato
per propormi il ruolo di allenatore
mi hanno subito colpito la sua
professionalità, il suo entusiasmo
e la voglia di sperimentare. Ritengo
che questa società abbia un
approccio pedagogico e tecnico
che sia moderno e con allenatori
molto preparati sotto tutti i punti
di vista. Per me è un grande vanto
poter fare parte di una società
del genere e avere colleghi da cui
poter imparare tanto. Infine vorrei
ringraziare Gernot, grazie al quale
poco alla volta mi sto sentendo a
casa.
Grazie Andrea e Buon lavoro…
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