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Città sotto esame<br />

Zone pedonali tranquille, verde rigoglioso, negozietti tipici. Le città<br />

dell’Alto Adige hanno tutte le carte in regola per attrarre i turisti tanto quanto<br />

le vette dolomitiche. Ma gli esperti dicono che ancora si può migliorare.<br />

Caratterizzando fortemente l’offerta. E lavorando in rete.<br />

“Nossignore, sono un recidivo!”, ride<br />

Thomas Wedemeyer quando gli si chiede<br />

se è la prima volta che viene a Bolzano.<br />

Rilassato, siede di fronte a un cappuccino<br />

in Piazza Walther, in attesa della moglie.<br />

“Sono oramai tre ore che è sparita sotto i<br />

portici. Fa shopping”, spiega senza ombra<br />

di impazienza.<br />

Da quattro anni la coppia di Amburgo<br />

passa le sue vacanze in Alto Adige, in Val<br />

Gardena per la precisione. Ma due gite a<br />

Bolzano e a Bressanone sono un must del<br />

programma. Il sorriso si amplia: “Ci piace<br />

l’atmosfera del centro, le boutique, i caffè”.<br />

L’opinione dei Wedemeyer non è isolata.<br />

Lo confermano due sondaggi svolti<br />

dall’Istituto per lo Sviluppo Regionale e il<br />

Management del Territorio dell’<strong>EURAC</strong><br />

nell’ambito del progetto “Interreg City<br />

Marketing e Learning Region. Prospettive<br />

future per le città di Bolzano, Bressanone<br />

e Merano”. Un progetto svolto dalle<br />

amministrazioni cittadine in collaborazione<br />

con l’Unione commercio turismo<br />

servizi ed <strong>EURAC</strong> che ha lo scopo di evidenziare,<br />

rivitalizzare e connettere in sinergia<br />

le attrazioni naturali delle tre destinazioni,<br />

accrescendone così la competitività<br />

sul mercato turistico.<br />

FONTE: Südtirol Marketing<br />

Chi ben comincia è a metà dell’opera<br />

Il primo questionario è stato sottoposto<br />

lo scorso autunno a circa 800 soggetti<br />

scelti a caso tra gli ospiti in vacanza e incontrati<br />

nel centro cittadino per verificare<br />

la soddisfazione dei turisti rispetto alle<br />

attuali offerte dei centri storici delle principali<br />

città altoatesine. Il secondo è stato<br />

rivolto a circa 250 attori del mondo economico<br />

locale per valutare l’efficacia di<br />

strutture e servizi.<br />

In entrambi i casi le prove per Merano,<br />

Bressanone e Bolzano sono state superate<br />

con buoni risultati; anzi, per essere precisi<br />

da buoni a molto buoni. Su una scala<br />

da uno a cinque, proposta agli intervistati<br />

del primo sondaggio, la media delle valutazioni<br />

è stata tra l’uno e il due. Ampia<br />

la rosa delle domande: cura dell’estetica,<br />

offerta commerciale, possibilità di alloggio,<br />

disponibilità di parcheggi e viabilità.<br />

Centinaia di turisti interpellati condividono<br />

gli stessi apprezzamenti di Thomas<br />

Wedemeyer: i palazzi ben tenuti, le<br />

zone pedonali tranquille e le aree verdi<br />

curate, insieme alla atmosfera rilassata,<br />

sarebbero le caratteristiche più gradevoli<br />

dei centri storici. Altrettanti partecipanti<br />

all’inchiesta condividono la passio-<br />

ne della signora Wedemeyer: lo shopping.<br />

Quasi il 70 per cento degli intervistati ha<br />

confermato di non visitare le città solo<br />

per trascorrere le giornate di maltempo,<br />

ma di programmare con consapevolezza<br />

tappe cittadine da dedicare agli acquisti.<br />

Un’ampia offerta di prodotti non sembra<br />

essere l’elemento di maggiore attrazione;<br />

ad affascinare sembrano piuttosto il passeggio,<br />

il “caffè post - shopping” e il sentirsi<br />

coccolati da professionisti gentili e servizievoli<br />

che recuperano dal magazzino<br />

dieci paia di scarpe da farti provare, sempre<br />

sorridendo.<br />

Anche i rappresentanti del settore economico<br />

hanno riservato giudizi lusinghieri<br />

alle loro città e hanno posto l’attenzione<br />

su aspetti importanti tanto per loro<br />

quanto per i turisti: mobilità, in particolare<br />

i trasporti pubblici, e manifestazioni.<br />

Unica nuvola in un orizzonte così limpido<br />

sembrerebbe essere la concentrazione<br />

degli eventi nelle ore serali, a svantaggio<br />

dei visitatori in “gita giornaliera”.<br />

Più personalità…e complicità<br />

“Competenze connaturate”, così Harald<br />

Pechlaner, direttore dell’Istituto per lo<br />

Sviluppo Regionale e il Management del<br />

Territorio, definisce le qualità naturali<br />

delle città altoatesine. Quella atmosfera<br />

che avvolge i pedoni del centro storico,<br />

per intenderci. Un ottimo punto di partenza,<br />

ma ancora c’è da lavorare. “I nostri<br />

sondaggi dimostrano che, rispetto ad<br />

altre realtà europee, – continua Harald<br />

Pechlaner – la situazione di Merano,<br />

Bressanone e Bolzano è<br />

molto buona. Tuttavia occor-<br />

re aumentare la consapevolezza<br />

delle debolezze e delle potenzialità<br />

di ogni luogo e caratterizzare<br />

in modo ancora più marcato<br />

l’offerta. Questa è la via per<br />

far sì che ogni città possa vantare<br />

attrazioni uniche e inimitabili”.<br />

Così Bolzano si profila naturalmente<br />

come centro commerciale,<br />

Bressanone come città della<br />

cultura e delle chiese, Merano<br />

come simbolo del wellness e delle cure<br />

termali. “È importante individuare gli<br />

aspetti interessanti e le esperienze positive<br />

presenti sul territorio, collegarle in rete<br />

e comunicarle con una strategia omogenea<br />

ed efficace verso l’esterno”, insiste<br />

Walter Amort, presidente dell’Unione<br />

commercio turismo servizi.<br />

Certo, una correlazione proficua tra i vari<br />

settori attivi nella vita cittadina non è cosa<br />

scontata e di banale riuscita. Ma il risultato<br />

non può che portare vantaggi per<br />

tutti, dai commercianti ai cittadini, dagli<br />

esercenti di servizi di ristorazione ai turisti.<br />

Ecco perché nell’ambito del progetto<br />

Bolzano si profila naturalmente<br />

come centro commerciale,<br />

Bressanone come città della<br />

cultura e delle chiese,<br />

Merano come simbolo del<br />

wellness e delle cure termali.<br />

che coinvolge le tre città è stato costituito<br />

un gruppo di coordinamento, al quale<br />

partecipano tra gli altri i sindaci e squadre<br />

di lavoro locali, che traduca in misure<br />

concrete per le amministrazioni gli spunti<br />

tratti dalle analisi degli esperti. In particolare<br />

andrebbero sostenuti i piccoli e<br />

medi imprenditori. Ad esempio riunendo<br />

Da sinistra a destra: Bolzano, Merano, Bressanone.<br />

un pool di professionisti che offra servizi<br />

comuni, quali le relazioni pubbliche e le<br />

campagne promozionali. A Merano è già<br />

in uso una “carta vantaggio” per i turisti<br />

(www.merancard.com) con la quale sono<br />

convenzionati negozi, centri culturali e<br />

ristoranti. A Bolzano la sua introduzione<br />

non dovrebbe farsi attendere.<br />

Per i signori Wedemeyer l’appuntamento<br />

è dunque alla prossima<br />

primavera, quando con<br />

l’equivalente della MeranCard<br />

potranno fare acquisti scontati,<br />

ordinare cappuccio e tiramisù<br />

a prezzo di favore e poi ancora<br />

visitare il museo di Ötzi con<br />

un biglietto ridotto…<br />

Julia Reichert / <strong>EURAC</strong><br />

Comunicazione scientifica<br />

julia.reichert@eurac.edu<br />

26 Dezember – Dicembre 2007 Dezember – Dicembre 2007 27<br />

FONTE: Südtirol Marketing<br />

FOTO: Andres Hempel

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