Alte Garde Winterthur und ihr Präsident Otto Fehr - Schweizer ...
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Rivista bandistica UNISONO 19 •2005<br />
quindi è piuttosto conosciuta. Prima di arrivare<br />
in Svizzera abbiamo suonato al Concorso<br />
di Kerkrade (NL) e al MidEurope di Schladming<br />
(A). È nostra intenzione essere molto<br />
attivi all’estero.<br />
Quanto è presente l’Associazione bandistica<br />
svizzera su suolo nazionale/internazionale?<br />
Penso che l’Associazione mantello abbia subìto<br />
un’evoluzione e che oggi si possa avvalere del<br />
contributo di una Commissione di musica molto<br />
dinamica. Pure nel Comitato centrale vi sono<br />
persone che hanno idee innovative, ma come<br />
avviene nella politica, affinché esse si possano<br />
realizzare, è necessario del tempo. Sono convinta<br />
che in futuro non potrà che andar meglio.<br />
All’estero la realtà bandistica elvetica si ritaglia<br />
lentamente un proprio spazio: gli addetti sanno<br />
che da anni in Svizzera si lavora bene e il livello<br />
che viene raggiunto è apprezzato. Naturalmente<br />
dobbiamo rimanere presenti e migliorare, perché<br />
anche gli altri si perfezionano.<br />
Quali sono i suoi prossimi impegni e le sue<br />
ambizioni?<br />
Il 2 di ottobre dirigerò la Banda nazionale<br />
giovanile (BNG) al Centro dei congressi e<br />
della cultura di Lucerna (KKL). Nel mio futuro<br />
vorrei lavorare intensamente pure con<br />
orchestre sinfoniche. Nel 2004 ho frequentato<br />
alla Scuola superiore di musica di Zurigo,<br />
presso Johannes Schlaefli, un corso di direzione<br />
post diploma. La situazione era particolare<br />
poiché nell’ambiente sono conosciuta<br />
come esperta e in quel corso specifico ero<br />
invece studente. Mi ha fatto bene ricordare<br />
cosa ciò significa. Vorrei trovare una buona<br />
orchestra sinfonica e approfondire le mie<br />
competenze. Mi piace la versatilità; non amo<br />
focalizzare su una cosa sola.<br />
Jan de Haan<br />
Lei ha avuto modo di provare i suoi pezzi con<br />
la Civica di Lugano. Cosa pensa della società?<br />
La società è buona. Io la conoscevo già,<br />
poiché sono il responsabile della casa editrice<br />
che pubblica i suoi CD, la De Haske. Non bisogna<br />
però dimenticare che una grande parte dei<br />
membri attivi suona per passione e non per<br />
professione, il livello esecutivo che la banda è<br />
quindi riuscita a raggiungere è considerevole.<br />
Suppongo non sia stato facile disporre<br />
di un’unica prova per preparare i suoi brani.<br />
Come ha affrontato la cosa?<br />
Con una prova sola bisogna essere realisti. Mi<br />
sono detto: «Ok, ho due ore; questo è tutto.»<br />
Cerco di dire chiaramente ciò che voglio.<br />
Sono stato comunque aiutato dal fatto che<br />
il maestro stabile aveva già lavorato con la<br />
società in precedenza.<br />
Quale potenziale ha la banda?<br />
È sempre possibile suonare meglio. Sono ottimista.<br />
Essenziale è investire nelle giovani leve:<br />
loro sono il vero potenziale. Certo, suonatori<br />
nuovi hanno bisogno di tempo prima di poter<br />
dare un contributo effettivo. È un bene che<br />
la Civica abbia una minibanda, così lì i giovani<br />
cominciano, poi quando avranno raggiunto<br />
il livello richiesto potranno accedere alla<br />
banda madre.<br />
Come ha conosciuto il direttore di Lugano?<br />
Ho conosciuto Cesarini circa 15 anni fa. Ai<br />
tempi mi spedì alcune composizioni e mi<br />
chiese se ero interessato a pubblicarle. Le<br />
opere erano di ottima qualità e io le accettai.<br />
Lo considero il miglior compositore di musica<br />
per fiati in Svizzera. Numerose società suonano<br />
le sue opere. Attorno al 1992 ho registrato<br />
con The royal military band of the Netherlands<br />
un CD con esclusivamente sue creazioni:<br />
Mosaici bizantini. Cesarini scrive in uno<br />
stile che può essere interessante sia per bande<br />
professioniste sia per bande non professioniste:<br />
sa comporre rispettando i diversi<br />
livelli di difficoltà e raggiungere un’ampia<br />
fascia di pubblico proponendo un genere<br />
non troppo contemporaneo. Talvolta io viaggio<br />
in Giappone e ho notato che pure lì i suoi<br />
pezzi vengono suonati di frequente.<br />
In Europa, quale ruolo riveste la scena musicale<br />
elvetica?<br />
In Europa vi sono numerose società.<br />
All’appuntamento internazionale di Kerkrade si<br />
sono presentati gruppi provenienti dall’Austria,<br />
dalla Germania e da altri paesi ancora. Rispetto<br />
a una ventina d’anni fa il livello si è alzato.<br />
Giovani direttori compe-tenti, suonatori con<br />
una buona formazione musicale e repertorio<br />
interessante sono gli elementi che hanno<br />
contributo econtribuiscono a tale crescita. Per<br />
quel che riguarda in modo specifico la scena<br />
musicale elvetica, le bande svizzere si sanno<br />
distinguere. È importante segnalare che in<br />
Svizzera non è interessante solo il livello delle<br />
orchestre di fiati ma pure quello delle Brass<br />
band (Lucerna, Treize Étoiles).<br />
Ha già diretto concerti in Svizzera?<br />
Sì, più volte. In passato ho fatto molte tournées<br />
in Svizzera. Con la mia Brass band Soli<br />
Deo Gloria (NL) mi sono esibito circa una<br />
quarantina di volte. All’inizio degli anni<br />
Novanta ho conosciuto pure la banda di<br />
Balerna, allora diretta dal maestro della Civica.<br />
In quell’occasione Cesarini suonò il mio<br />
concerto per flauto e organico brass.<br />
Quali sono i suoi progetti futuri?<br />
L’anno prossimo sarò direttore ospite in<br />
Giappone, presso la Nagoia University. Per<br />
comporre non mi rimane invece molto<br />
tempo. Ho appena finito di scrivere il pezzo<br />
da concorso per il Brass band Championship<br />
che si terrà in Olanda il prossimo<br />
dicembre. Cerco di comporre almeno un<br />
pezzo all’anno.<br />
Conosce la LBBW?<br />
Sì. La De Haske, la mia casa editrice, ha registrato<br />
un CD con questa formazione. Inoltre,<br />
ho sentito l’orchestra al World Music Contest<br />
di Kerkrade.<br />
Tutto… per una meta comune<br />
Sono contento di essere qui: posso osservare<br />
come evolvono le cose. Le società migliorano<br />
grazie alla professionalità dei maestri, ma non<br />
solo: senza i suonatori essi non potrebbero far<br />
nulla, come nulla concluderebbero se non avessero<br />
un comitato valido e un sostegno finanziario<br />
adeguato. Tutto è importante. Tutto … per<br />
raggiungere una meta comune.<br />
Isabelle Ruf-Weber, direttrice della Landesblasorchester<br />
Baden-Württemberg.<br />
Jan de Haan, direttore ospite. Con la compagine<br />
ticinese ha eseguito due sue composizioni.<br />
Franco Cesarini, maestro stabile della Civica filarmonica<br />
di Lugano. Foto: Roberto Paltrinieri